
La stazione di Calolziocorte
Calolziocorte (Lecco), 4 dicembre 2019 - «Vincit qui patitur», cioè vince chi resiste, recitavano gli antichi romani. E lui, che è un professore universitario di 58 anni che il latino lo conosce bene, ha resistito perfino davanti al treno che gli stava correndo contro pur di bloccarlo e salirci in carrozza per non perdere la coincidenza prenotata a Milano Centrale e raggiungere così, e per tempo, Bologna. Nel capoluogo emiliano era in programma una conferenza che contava fra i relatori proprio il nome del professore che ha fermato il treno. Oltre al prezzo del normale biglietto, però, ha pagato salato il costo di quella puntualità al convegno. Per lui, infatti, è scattata anche una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
I fatti. Il professore 58enne, la mattina del 19 novembre, arriva in stazione a Calolziocorte, località in provincia di Lecco, e per non perdere quel treno che lo doveva portare a tutti i costi a Milano decide di ’piantarsi’ al centro del binario in cui transita il convoglio, costringendo così il macchinista di un diretto, che in quel paese non doveva proprio fare tappa, ad effettuare una fermata straordinaria per non travolgerlo e a prenderlo a bordo. Il gesto è forte. Ma è dettato dal fatto che il treno locale che lo avrebbe dovuto portare nella Città della Madonnina era molto in ritardo, anzi non sarebbe mai passato. Il solito disservizio dei treni del Bel Paese che lo manda su tutte le furie perché rischia di fargli perdere quell’appuntamento emiliano a cui, forse, ha puntato tutto per la sua carriera lavorativa. Senza quel gesto avrebbe perso anche la coincidenza con il Frecciarossa per Bologna.
Il capostazione, soprattutto per evitare ulteriori problemi, ritardi e disagi per tutti gli altri pendolari, ha autorizzato sia la sosta non programmata sia l’imbarco del professore, che tuttavia, una volta approdato in Centrale, ha trovato ad attenderlo gli agenti della polizia ferroviaria del compartimento della Lombardia, già avvisati per telefono di quanto aveva combinato poco prima a Calolziocorte. Prima di permettergli di proseguire il viaggio verso la sua destinazione, gli agenti polfer lo hanno identificato e poi dopo diversi controlli gli hanno consentito di proseguire il viaggio verso la sua tanto agognata destinazione. I dati sono stati poi trasmessi ai colleghi della polfer di Lecco, hanno loro la competenza degli atti per il territorio che conta anche Calolziocorte, che lo hanno così denunciato, a piede libero, per interruzione di pubblico servizio.
«Ero esasperato per l’ennesima giornata di passione per tutti noi che viaggiamo quotidianamente in treno e che non ne possiamo veramente più di arrivare sempre in ritardo al lavoro» ha dichiarato il professore, giustificandosi, agli agenti, stupiti tra l’altro che a compiere quel gesto sia stato proprio un docente che dovrebbe essere un esempio per i giovani. Poi ha aggiunto: «Mi spiace veramente, ma non potevo proprio saltare quella conferenza». Pur essendo tra le linee ferroviarie più importanti della Lombardia, la Milano – Lecco, su cui sfrecciano avanti e indietro tra la Metropoli e il lago una settantina di corse al giorno, e che trasportano quasi 30mila passeggeri, è tra i collegamenti ferroviari peggiori di tutta la regione per quanto riguarda gli indici di affidabilità e di puntualità dei treni. Diverse le cause di questo triste primato: convogli vecchi di trent’anni e infrastrutture ormai datate. I pendolari, da sei mesi, usufruiscono dello sconto del 30% sul costo degli abbonamenti a titolo di risarcimento per i disagi che sono costretti a sopportare ogni giorno.