FABIO LANDRINI
Cronaca

Lecco, il Politecnico formerà gli esperti del rischio

Nasce il nuovo corso per ingegneri ambientali che dovranno prevenire frane e alluvioni

La messa in sicurezza del San Martino

Lecco, 29 maggio 2018 - Il Politecnico di Lecco si rinnova. Arriva il corso di Ingegneria civile per la mitigazione dei rischi. Il campus di via Previati, sede staccata dell’università milanese, si prepara a modificare l’attuale facoltà di Ingegneria civile-ambientale. «La proposta nasce da una chiara esigenza degli attori coinvolti a più livelli nel settore del monitoraggio dell’ambiente e del territorio – afferma Monica Papini, coordinatrice del corso di studi –. La conformazione del nostro Paese, come dimostrato da recenti e purtroppo ripetuti avvenimenti, lo rende altamente esposto a rischi naturali e, per questo motivo, occorre una figura tecnica professionale che sappia prevenire e gestire situazioni di rischio che possono compromettere l’ambiente, le infrastrutture e la sicurezza delle persone». Si parla soprattutto del rischio di alluvioni e frane nel territorio lecchese, per cui sono stati realizzati progetti come quello dei “Sassi gialli” nel torrente Caldone e del posizionamento dei sensori sul San Martino avvenuto qualche anno fa in collaborazione con i Ragni. Ma anche del recente crollo del ponte sulla statale 36 ad Annone Brianza.

Si partirà dal prossimo autunno, sono già aperte le iscrizioni e il percorso di studi dei giovani che vorranno laurearsi nei due orientamenti, quello sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e l’altro sulle infrastrutture. «L’Università deve giocare un ruolo attivo nel processo di cambiamento - afferma Manuela Grecchi, prorettore delegato del polo di Lecco – e di aumento della competitività dato dall’internazionalizzazione, dallo sviluppo di nuove tecnologie e dall’evoluzione dei processi industriali. Una realtà come il polo, volta a un continuo confronto con il contesto istituzionale, sociale, economico e culturale in cui è inserita, deve essere in grado di offrire un costante rinnovamento della ricerca. I nostri laureati sono apprezzati e i dati registrano il 100% di occupazione a pochi mesi dal conseguimento del titolo». Collaboreranno alla creazione del nuovo corso anche i vigili del fuoco di Lecco. «L’ingegneria civile per la mitigazione dei rischi è materia interdisciplinare di grande rilievo per la prevenzione e gestione di situazioni di emergenza – spiega il comandante Roberto Toldo –. Riteniamo estremamente importante oggi diffondere la cultura della prevenzione e gestione del rischio, formando figure professionali preparate e qualificate. Si tratta di dare agli studenti una importante dimensione del sapere e la consapevolezza dei fattori di rischio in situazioni di emergenza che possono colpire l’ambiente e le strutture, compromettendo la sicurezza delle persone».

Innovazioni anche nel corso di Ingegneria della Produzione industriale. «Sin dal primo anno di corso verrà dato ampio spazio alle visite tecniche presso aziende di piccole, medie e grandi dimensioni – afferma Giancarlo Giudici, coordinatore del corso –. Poi, a partire dal secondo anno, verranno attivate esperienze con le aziende per far conoscere ancora meglio il mondo del lavoro agli studenti».