Pochi medici, assistenza precaria per 30mila pazienti. E con gli ambulatori temporanei sarà anche peggio

La carenza di medici di base a Bergamo porta alla sostituzione della Cad con gli Amt, ma la bassa retribuzione potrebbe causare ulteriori problemi per i pazienti orfani.

La situazione più critica si registra in Alta Val Seriana e in Bassa Bergamasca. Sono 30mila i bergamaschi orfani del medico di base. Per fronteggiare il problema nel 2022 è stata ideata la Continuità assistenziale diurna (Cad) che ha consentito ai pazienti di essere visitati dai medici di base in attività, disponibili a mettere a disposizione qualche ora del proprio tempo. La sperimentazione ha permesso di tamponare l’emergenza-carenza, ma dal 1° aprile la Cad diffusa sarà sostituita dagli Amt (ambulatori medici temporanei) come stabilito dalla Regione.

Nuova formula e nuovo compenso: si passerà dai 20 euro a visita della Cad diffusa ai 40 euro lordi l’ora, indipendentemente dal numero di prestazioni eseguite dall’Amt. Proprio per questo molti medici stanno pensando di non aderire al nuovo servizio, con conseguente possibile beffa per i pazienti orfani del medico di base che si troverebbero ulteriormente soli.

Il territorio più in sofferenza per la carenza di medici di base è quello dell’Asst Bergamo Ovest, composto da 77 Comuni dall’Isola alla Bassa Bergamasca (per un totale di 477mila abitanti. I pazienti sono 23.042. Sono invece oltre 5mila, soprattutto in alta Val Seriana, i cittadini rimasti senza medico di base nella zona di competenza dell’Asst Bergamo Est, che consiste in 103 Comuni per oltre 380mila abitanti.

Per quanto riguarda il territorio dell’Asst Papa Giovanni XXIII, diviso nei distretti di Bergamo e Val Brembana, Valle Imagna e Villa d’Almè, per un totale di 63 Comuni, il numero di pazienti e medici interessati dal passaggio dalla Continuità assistenziale diurna agli ambulatori medici temporanei è residuale. In particolare, le persone che non hanno un medico di base risiedono esclusivamente nel distretto delle Valli e, su un toale di 400 persone, si calcola che in diversi casi, considerando i lavoratori a termine nella zona o i parenti ospiti, non stiano cercando un medico.

"Il nuovo servizio – spiega Guido Marinoni, presidente dell’ordine dei medici di Bergamo – ha una retribuzione bassa e poco attrattiva, anche perché si rivolge a medici che hanno già un alto carico di lavoro. Si rischia di non trovare medici disponibili, con conseguente disservizio per i pazienti orfani".

Michele Andreucci