Orecchio bionico, due interventi al Mandic di Merate

Già effettuate le prime due operazioni da parte dello staff della primaria Maddalena Satta: "Dispositivo molto delicato"

Il Mandic di Merate

Il Mandic di Merate

Mearte (Lecco) - I sordi possono tornare a sentire all’ospedale di Merate. Al San Leopoldo Mandic sono stati impiantati due orecchi bionici ad altrettanti pazienti e altri sono in lista d’attesa per essere operati e riacquistare anche loro l’udito. Non è fantascienza, come per l’uomo da sei milioni di dollari e i miracoli non c’entrano. È tutto vero. A compiere il prodigio della scienza medica e ingegneristica è Maddalena Satta, 55 anni, dal 2017 primaria del reparto di Otorinolaringoiatria dell’Asst di Lecco, a cui fa capo anche il presidio brianzolo. Lei e i colleghi specialisti in diverse discipline che la affiancano, nei mesi scorsi si sono occupati già dei due primi casi. "L’orecchio bionico è un dispositivo sofisticatissimo, che si utilizza nei sordi profondi, sia bambini che adulti", spiega la dottoressa, che si è formata anche all’Ecole de chrurgie dell’Università di Parigi. Attraverso un’incisione dietro all’orecchio, viene collocato sotto lo scalpo, mentre alcuni elettrodi vengono inseriti nell’orecchio, all’interno della chiocciola.

" È un dispositivo che trasforma lo stimolo sonoro in impulso elettrico e stimola direttamente il nervo acustico", prosegue la primaria. Non è un intervento semplice, viene eseguito in anestesia generale, occorre parecchia esperienza. È un "gioco di squadra", in equipe, sia per selezionare i candidati idonei, sia per l’operazione vera e propria che deve essere preparata e studiata nei dettagli, sia per il decorso e le terapie successive: per i bambini, ad esempio, ci vuole il parere di un neuropsichiatra infantile. Inoltre ogni caso è un caso a sé, diverso da tutti gli altri, che necessita una conoscenza approfondita della malformazione a cui si vuole rimediare.

Al momento l’orecchio bionico è stato impiantato a due pazienti. Si tratta di adulti. Ne sono però stati individuati e selezionati altri come candidati idonei che potranno di nuovo sentire i suoni del mondo che li circonda se verranno operati. "Abbiamo in programma di eseguire gli interventi nei prossimi mesi", assicura la dottoressa Maddalena Satta, che si è specializzata con il massimo dei voti e in passato ha svolto servizio a Merano, Verona, Desenzano sul Garda e al Papa Giovanni XXIII di Bergamo prima di approdare in Asst a Lecco, dove mediamente vengono svolti un centinaio di interventi di chirurgia dell’orecchio all’anno e vengono trattate tutte le patologie.