Olginate, fallimento Maggi Catene. I lavoratori: "Siamo distrutti"

Alcuni dipendenti vantano arretrati per 27mila euro

Dipendenti Maggi Catene di Olginate

Dipendenti Maggi Catene di Olginate

Lecco, 8 giugno 2019 - «Sono vent'anni che lavoro in quest’azienda, e adesso, a 50 anni, mi ritrovo a spasso e senza un futuro». È l’amaro commento di uno degli storici dipendenti della Maggi Catene che dal pomeriggio di giovedì si è ritrovato senza occupazione. La comunicazione sul fallimento illustrata dal commissario Silvio Giombelli ha lasciato il segno: i 53 dipendenti, alcuni in lacrime, sono usciti dalla storica fabbrica di Olginate e adesso attendono notizie dalle organizzazioni sindacali. «Ho un arretrato, tra mensilità e Tfr, di quasi 27 mila euro e negli ultimi mesi ho avuto il sostegno della mia famiglia, altrimenti non riuscivo ad andare avanti», è la reazione di un 38enne, sposato, padre di due figli giovani, residente a Olginate, da più di tre lustri dipendente della Maggi Catene.

I 53 dipendenti sono “sospesi” in attesa di nuove comunicazioni. «A inizio settimana - spiega Elena Rossi, della Fiom Cgil - avremo un quadro più chiaro: è già positivo che il commissario abbia deciso per la sospensione dei lavoratori e non il licenziamento in tronco: questo ci permetterà di avviare l’iter per ottenere gli ammortizzatori sociali». Enrico Vacca, segretario Fim Cisl, va oltre: «Ci eravamo attivati per tutelare in più occasioni i lavoratori. Quando parliamo dell’urgenza di interventi per l’industria ci riferiamo a queste situazioni, un esempio è la Maggi Catene», mentre per Igor Gianoncelli, Uilm di Lecco, «è prematuro fare previsioni, il nostro impegno è salvaguardare i lavoratori». Nel fallimento Maggi, con un deficit superiore ai 27 milioni di euro, ci sono fornitori che vantano alcuni milioni di euro e hanno fatto valere la loro posizione nell’adunanza dei creditori. Nel frattempo il fascicolo Maggi Catene è al quinto piano del Palazzo di Giustizia, la Procura valuterà nei prossimi mesi se ci sono state delle distrazioni o scelte sbagliate e se al consiglio di amministrazione della Maggi Catene va addebitato qualche reato. Numerosi sono i casi di fallimenti dove è stata ipotizzata la bancarotta e i vertici delle aziende sono andati a giudizio.