Olgiate Molgora, un pezzo di storia se ne va: il cedro centenario di Villa Noseda sarà abbattuto

L’albero vive in simbiosi con un glicine altrettanto antico: "Un intervento di salvataggio forse è possibile, ma il costo a carico del privato è esorbitante"

Olgiate Molgora (Lecco) - Un connubio che genera un’esplosione di colore lilla che si staglia nel cielo azzurro della Brianza sulle pendici del San Genesio. È uno spettacolo della natura più unico che raro: lo regalano ogni primavera da decenni un cedro secolare e un glicine altrettanto antico che gli si arrampica sopra e lo copre interamente coi suoi fiori.

Cedro e glicine si trovano a Olgiate Molgora, nel parco dell’ottocentesca Villa Noseda, che è stata tra gli altri la casa del senatore del Regno d’Italia Enea Noseda, morto nel 1947 a 79 anni, dopo essere stato procuratore generale del Tribunale supremo militare, della Corte d’appello e della Cassazione, cacciato da Olgiate dai partigiani, perché ha sostenuto i fascisti.

Il cedro e il glicine verranno presto abbattuti: il glicine, con il suo abbraccio colorato e profumato, ha ucciso il cedro, che ora è solo un tronco cavo. Lo ha letteralmente svuotato e soffocato. La pianta, alta una trentina di metri è così pericolante, potrebbe crollare da un momento all’altro, trascinandosi dietro il glicine.

"Non ci sono altre soluzioni – spiega il vicesindaco Matteo Fratangeli - Abbiamo consultato diversi esperti per cercare modi per salvare almeno il glicine. Non ci sono. Forse si potrebbero installare cavi e tralicci di sostegno; è un’operazione che non possiamo permetterci, perché le 2 piante appartengono a un privato e dovrebbe sostenere i costi". I proprietari della villa e degli alberi non hanno mai risposto agli amministratori né hanno dato seguito alle ordinanze di messa in sicurezza. Sembra che non ne abbiano le possibilità economiche, tanto che in passato hanno manifestato l’intenzione di regalare villa e parco agli olgiatesi. Per scongiurare il peggio e incidenti, non resta che la misura drastica. I giardinieri hanno già compiuto un sopralluogo e dopo Pasqua azioneranno le motoseghe. Quanti vogliono ammirare il glicine stretto attorno al cedro prima che sia troppo tardi, hanno qualche giorno: ne vale veramente la pena. Daniele De Salvo