DANIELE DE SALVO
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Cronaca

Nibionno, canile lager: salvati due pastori bergamaschi. Vivevano incatenati, in mezzo a escrementi e una carcassa

I due pastori bergamaschi ora sono salvi e al sicuro, in un canile rifugio, in attesa di una nuova famiglia

Uno dei cani salvati

Uno dei cani salvati

Nibionno (Lecco), 21 febbraio 2025 – Incatenati in gabbia, tra ferri arrugginiti, senza un giaciglio dove stare al caldo e al riparo da fango e terra. Al posto della ciotola d'acqua, un secchio ricolmo di pioggia putrida mista a foglie secche. E poi feci ovunque. Ma soprattutto la carcassa marcescente di una pecora, l'unico cibo disponibile. Un lager per cani insomma quello scoperto a Nibionno.

Il canile lager

Gli agenti della Polizia locale di Nibionno e i veterinari di Ats della Brianza hanno salvato due cani, rinchiusi in un recinto in condizioni a dir poco pietose. A segnalare lo stato in cui erano costretti a sopravvivere, sono stati alcuni cittadini. “L'’intervento congiunto di vigili e tecnico comunale con i nostro veterinari ha permesso di scoprire una situazione di allarmante degrado in cui si trovavano due cani pastori bergamaschi, legati alla catena, detenuti in capanni fatiscenti mal coperti con recinzioni arrugginite, pavimentazione in terra battuta, sassi e materiali inerti – raccontano da Ats della Brianza -. Gli spazi occupati dai cani disseminati di feci e urina, per abbeverarsi un secchio di acqua putrida. Tutto intorno sporcizia, plastica e rottami. Dettaglio più agghiacciante: nello stesso recinto abitato dai cani si trovava la carcassa di una pecora, presumibilmente lasciata lì come cibo”. I due pastori bergamaschi ora sono salvi e al sicuro, in un canile rifugio, in attesa di una nuova famiglia.

Il veterinario

“Ci addolora molto – commenta il dottor Diego Perego, direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di origine animale di Ats della Brianza – riscontrare ancora queste situazioni del tutto incivili di custodia dei cani. Purtroppo sappiamo che permangono anche nella nostra società evoluta situazioni di marginalità, arretratezza, ignoranza e insensibilità, di cui spesso gli animali pagano il prezzo, con sofferenze e maltrattamenti. Per questo siamo impegnati, in collaborazione con gli agenti delle Polizie locali, i carabinieri della Forestale e i volontari delle associazioni a portare alla luce queste situazioni. Anche le segnalazioni dei cittadini sono per noi un input prezioso: a chiunque ravvisi situazioni di possibile maltrattamento, incuria, detenzione inadeguata sul piano igienico-sanitario, rivolgiamo l’invito a mettersi in contatto con le nostre sedi, presenti sui territori delle province di Lecco e Monza Brianza”.

Ventidue segnalazioni nel 2025

Nel 2024 sono pervenuti complessivamente 151 esposti di questo tipo, 80 per la provincia di Lecco, 71 per quella di Monza Brianza. In questi casi viene avviata un'attività di accertamento con sopralluoghi e ispezioni, come nel caso di Nibionno. Già 22 le segnalazioni pervenute nel 2025. “Il nostro intento non è mai solo punitivo, ma principalmente educativo – sottolinea Diego Perego –. Per questo le ispezioni possono avere esito in diffide ad adempiere, raccomandazioni a regolarizzare situazioni non conformi alla norma, e, quando la gravità delle cose lo impone, in sanzioni amministrative o eventualmente denunce. Confidiamo nella collaborazione responsabile di tutti per dare ai nostri animali condizioni di vita sempre migliori”.E ancora: “Anche la cura con cui teniamo i nostri amici a quattro zampe è indice del grado di civiltà di una società. Da questa cura dipende il benessere degli animali, che vivono a stretto contatto con noi”.