Nei boschi della Valsassina si aggira da tempo un lupo "Ma è innocuo, non attacca"

Bellano, le immagini dei video non lasciano dubbi

Per i boschi della Valsassina si aggira un lupo solitario. È un esemplare innocuo, non ha attaccato alcun animale da allevamento. Se ne sta alla larga da persone e centri abitati: è stato immortalato in più occasioni solo grazie ad una fototrappola piazzata nella zona di Vendrogno, a monte di Bellano. Prove provate che si tratti di un un lupo e non di un cane cecoslovacco o un ibrido al momento non ci sono, poiché non si è riusciti a raccogliere reperti da analizzare per estrarre il dna, come peli, feci o saliva su morsi di eventuali prede. Le immagini sono abbastanza eloquenti. Probabilmente si aggira da quelle parti sulle tracce di cinghiali, che lì spopolano al punto da invadere pure i balconi delle case, come successo a Lezzeno. È il secondo lupo avvistato negli ultimi mesi in provincia. A fine maggio un altro esemplare era già stato visto tramite le riprese di una telecamera di sicurezza d’una casa a Galbiate, nei boschi del Monte Barro. In questo primo caso è stato possibile accertare con sicurezza che si tratta di un lupo perché ha predato una capra dalla cui carcassa è stato tracciato il profilo genetico del carnivoro. Durante il lockdown da Covid era stata riscontrata anche nel Parco della Val Curone a Missaglia la presenza di un giovane lupo che aveva sbranato un gregge di pecore, poi sparito non appena installate apposite reti per proteggere gli ovini. Era dalla metà del secolo scorso che nel Lecchese non si vedevano lupi, sterminati dai cacciatori e allontanati dall’urbanizzazione selvaggia. Per studiare il ritorno del lupo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini ha chiesto di costituire un gruppo di lavoro. D.D.S.