DANIELE DE SALVO
Cronaca

Addio a Marco Bordonali: un vita da medico in trincea in Pronto soccorso tra Milano ed Erba

Aveva 61 anni e viveva a Sirtori. È stato primario al San Giuseppe di Milano e al Fatebenefratelli di Erba. Denunciava: “Noi medici siamo un sacco da prendere a cazzotti”

Marco Bordonali

Marco Bordonali

Sirtori (Lecco) – È morto il dottor Marco Bordonali, ex primario di Pronto soccorso a Milano e a Erba. Aveva 61 anni, compiuti a febbraio, e risiedeva a Sirtori. È stato primario dei reparti di Pronto soccorso dell'ospedale privato San Giuseppe di Milano dal 2011 al 2022, e poi del Fatebenefratelli di Erba. Ha lavorato inoltre al Pronto soccorso dell'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate e anche in Francia.

La carriera

Una carriera all'insegna dell'emergenza la sua, Laureatosi in Medicina e chirurgia nel 1994 a Milano, nel 2000 si era specializzato in Chirurgia d'urgenza, sempre a Milano. Diverse le esperienze professionali: assistente in una casa di riposo, il 118, il Pronto soccorso di Merate appunto, l'ospedale universitario di Avicenne di Bobigny a Parigi dove è stato responsabile dell'area chirurgico-traumatologica sempre del Pronto soccorso.

Nel 2011 il primariato, sempre del Pronto soccorso, al San Giuseppe di Milano, nel 2013 la nomina come professore a contratto all'università degli studi di Milano, in Medicina e Chirurgia prima e in Scienze infermieristiche poi. E ancora: nel 2014 il coordinamento della Consulta regionale di Regione Lombardia sui Pronto soccorso e nel 2019 il ruolo di direttore interpresidio del Dea del gruppo Multimedica.

La fuga da Milano

Nell'ottobre 2022 quindi l'addio alla sanità milanese. “Una piazza ingestibile – si era sfogato in un'intervista rilasciata ai giornalisti dell'Agi e poi ripresa a livello nazionale – Siamo sovraccaricati di lavoro, con pochi mezzi a disposizione, pressati da una popolazione numerosa ed esigente, a rischio continuo di denunce e aggressioni dei cittadini. Siamo un sacco da prendere a cazzotti”.

Da qui la scelta di tornare in provincia, Erba, come direttore della struttura complessa del Pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Erba. Era ricoverato da mesi in seguito a un male improvviso. Si è spento in una struttura sanitaria, al Valduce di Como. Lascia la moglie Elisabetta e i figli Ivan e Yuri, che ringraziano gli operatori sanitari che lo hanno assistito fino all'ultimo. Non sono stati fissati né funerali, né commemorazioni pubbliche.