DANIELE DE SALVO
Cronaca

Tragedia sul Legnone: "Alessandro è morto nel posto che più amava"

Lecco, i soccorritori dopo diverse e impegnative ore sono riusciti a restituire il corpo ai familiari. Probabilmente il giovane è scivolato nel canalone profondo 200 metri all’inizio del percorso di discesa

Una bella immagine di Alessandro Bisi, 21 anni, di Saronno

Lecco - «E’ morto nel posto più che amava: la montagna". A trovare e insieme regalare un poco di conforto e consolazione per la morte del figlio è Francesco Bisi, papà di Alessandro, il 21enne di Saronno che martedì all’alba è precipitato dalla cima del Legnone, la cima più alta della provincia di Lecco con i suoi 2.609 metri. «Non era uno sprovveduto, nonostante fosse giovane era molto prudente ed esperto", racconta. Ieri, in tarda mattinata, i soccorritori sono riusciti a restituire a lui e alla mamma il feretro. Hanno impiegato ore per portare a termine l’operazione, resa difficile sia dal punto inaccessibile in fondo ad un canalone di 200 metri dove è stato ritrovato il corpo martoriato, sia ancora una volta dal meteo, soprattutto delle forti raffiche di vento, che già il giorno prima avevano impedito di recuperarne la salma una volta individuata. I tecnici del Soccorso alpino della stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana con i militari del Sagf della Guardia di finanza, i Vigili del fuoco del soccorso Speleo alpino fluviale e i Draghi lombardi dell’Elinucleo del 115 decollati da Malpensa sono riusciti ad approfittare di una breve tregua delle folate prima di mezzogiorno per concludere la difficile missione scattata nel pomeriggio di martedì e trasferire le spoglie nella camera ardente del cimitero di Introzzo, dove finalmente i genitori hanno potuto vedere il figlio. Il prefetto Castrese De Rosa è stato tra i primi a porgere loro le condoglianze.

«Ho espresso loro e a tutti i familiari la mia sincera vicinanza a nome di tutti i soccorritori che si sono prodigati senza sosta per cercare di riportare a casa vivo Alessandro – riferisce -. E’ stato compiuto veramente tutto il possibile, purtroppo non ci siamo riusciti, ma l’impegno di tutti è stato veramente encomiabile in condizioni proibitive". Che di più e meglio non si sarebbe potuto proprio fare lo hanno riconosciuto pure la mamma e il papà, che anzi, quando è stato accertato che per Alessandro non c’erano più speranze, hanno invitato i soccorritori alla prudenza e a non rischiare la loro vita per recuperare il cadavere, ma di attendere un miglioramento del meteo. Alessandro aveva raggiunto la vetta lunedì al tramonto. Dopo una notte in tenda sulla sommità il giorno seguente all’alba si era messo in marcia per tornare a casa. Nonostante fosse ben attrezzato si presume abbia percorso pochi passi, scivolando nel canalone Ovest senza possibilità di scampo. Solo negli ultimi 5 anni cinque escursionisti sono morti sul Legnone.