
L'elicottero antincendio regionale
Montevecchia (Lecco) - Un incendio ha distrutto un ettaro di campi di rosmarino e il parco di una villa sulla collina di Montevecchia, nel Parco regionale della Valle del Curone. Per domare il rogo sono stati mobilitati i vigili del fuoco e i volontari dell'Antincendio boschivo del Parco. E' stato necessario anche l'intervento dei piloti della Protezione civile regionale con il loro elicottero antincendio con cui hanno effettuato diversi sganci d'acqua sul fronte delle fiamme. L'allarme è scattato nel pomeriggio di oggi, giovedì, nella zona di Spiazzolo, parte alta del paese. Sul posto dal comando provinciale di Lecco sono stati inviati i pompieri di diverse squadre dalla caserma centrale del Bione e dal distaccamento di volontari di Merate e di Lecco con sei mezzi.
Subito in azione anche le guardie ecologiche volontarie della squadra di Antincendio boschivo intercomunale di Protezione civile del Parco di Montevecchia e Valle del Curone, coordinati dal direttore delle operazioni di spegnimento Giovanni Zardoni, che si addestrano spesso per fronteggiare situazioni simili e che in diverse occasioni hanno contrastato incendi nel Parco. Il rogo, innescato probabilmente da un falò per bruciare sterpaglie secche poi sfuggito di controllo, è stato prima circoscritto per poi essere successivamente domato e completamente spento. Inizialmente il rifornimento d'acqua dell'elicottero antincendio è stato effettuato dal lago di Sartirana a Merate, dopo direttamente da una vasca d'acqua appositamente allestita a Cascina Butto, sede del Parco della Valcurone, a poche centinaia di metri di distanza dall'incendio. Dopo diverse “bombe d'acqua” il pilota dell'elicottero ha dovuto sospendere le operazioni e rientrare d'urgenza alla base, sia per il sopraggiungere del buio, sia per per un problema tecnico al velivolo, ma ormai le fiamme erano già praticamente state estinte. Il fuoco ha divorato poco meno di 10mila metri quadrati di coltivazioni di erbe aromatiche, in particolare di rosmarino che è uno dei prodotti tipici della zona, e di un vasto giardino privato, lambendo solo il bosco circostante.