Effetto Covid: nel Lecchese mille morti in più in nove mesi

Inquietante il rapporto sui decessi rispetto alla media dello stesso periodo del quinquennio precedente. In alcuni paesi sono raddoppiati

Tante ambulanze ancora in coda in attesa al pronto soccorso dell’ospedale di Lecco

Tante ambulanze ancora in coda in attesa al pronto soccorso dell’ospedale di Lecco

Lecco, 4 dicembre 2020 - Mille morti in più in nove mesi. In provincia di Lecco da gennaio a settembre sono morte 3.439 persone, rispetto alle 2.456 di media nello stesso periodo del quinquennio precedente. In alcuni paesi i decessi sono raddoppiati o quasi: a Ballabio da 17 a 40, a Brivio da 37 a 64, a Cernusco Lombardone da 25 a 40, a Costa da 31 a 58, a Cremeno da 10 a 19 come a Ello, a Dolzago da 11 a 24, a Galbiate da 79 a 152, a Perledo da 15 a 29, a Robbiate da 34 a 60.

A Lecco città i morti sono stati una novantina in più: 498 rispetto a 405. Il conto funebre a Merate è invece arrivato a 201 contro 127. E’ facile ipotizzare che a seminare morte sia stata la SARS-CoV-2, che da fine febbraio ha fatto certamente 616 vittime. I mesi peggiori sono stati marzo con 798 morti invece che 283 e aprile con 622 funerali in solitudine invece che 270, poi la triste conta si è assestata alle statistiche pregresse, salvo discostarsi nuovamente ad agosto e settembre sebbene con scarti più contenuti: ad agosto i morti sono stati 294 rispetto a 266 e a settembre 266 rispetto ai 236 di media del quinquennio prima. «A partire da marzo e fino al mese di maggio, mesi caratterizzati dalla prima ondata di Covid-19, si evidenzia un’importante “rottura“ della tendenza alla diminuzione della mortalità riscontrata per i primi due mesi soprattutto nelle aree più colpite dalla pandemia – confermano e spiegano gli esperti dell’Istat che ieri hanno pubblicato l’ultima elaborazione dei dati - . Giugno e luglio sono i mesi in cui invece l’effetto della prima ondata della pandemia sembra aver esaurito i suoi effetti sull’eccesso di mortalità, ma nel bimestre agosto-settembre, in concomitanza con il dispiegarsi della seconda fase dell’epidemia, il numero dei decessi è tornato ad essere generalmente superiore".

La mortalità esplosa non solo tra gli ultra 75enni ma anche tra gli over 65. Intanto ieri altre 9 lecchesi hanno cessato di esistere a causa del coronavirus. Sono stati però almeno riscontrati 68 nuovi casi di positività, il numero più basso in Lombardia. A Como invece la pandemia continua a infuriare. Sono stati contati altri 457 contagiati, il dato peggiore della regione, e 24 decessi.