Intascavano i soldi per i migranti: cooperativa e onlus accusate di truffa

Lecco, dopo le verifiche della Finanza indagate sei persone e sequestrati beni per 900mila euro. Documenti fals i per ottenere i fondi statali, ma il servizio non era quello stabilito nelle gare d’appalto

Migranti nel Lecchese

Migranti nel Lecchese

Lecco, 1 settembre 2020 - Utilizzavano i soldi destinati per l’accoglienza dei migranti a fini personali, per cene, soggiorni marini e auto di lusso. Secondo gli inquirenti, dei 35 euro al giorno che la Prefettura assegnava per ogni migrante accolto, solo 4-5 erano destinati al servizio erogato. E gli altri? «Finivano nelle tasche dei soci della cooperativa», si legge tra i documenti depositati in Procura a Lecco dal Nucleo PEF (Polizia Economico Fiannzaria) della Guardia di Finanza. L’indagine delle Fiamme Gialle è sui fondi erogati dalla Prefettura tra il 2015 e il 2018 alla cooperativa “I Girasoli” e alla onlus “La Croce del Sud”, che gestiscono centri di accoglienza a Lecco, Malgrate, Galbiate, Rogeno, Castello Brianza, La Valletta Brianza e Merate. 

Gli inquirenti hanno provveduto alla verifica di fondi erogati nel triennio arrivando a indagare 6 soggetti (cinque lecchesi e uno torinese) per il reato di presunta truffa ai danni dello Stato per un valore complessivo superiore ai 900mila euro. «L’inchiesta – spiegano al Nucleo PEF della Guardia di Finanza – ha fatto emergere in capo a cooperativa e onlus, entrambi vincitori di gara d’appalto per l’ospitalità di migranti e richiedenti protezione internazionale, l’esistenza di operazioni poco chiare». Gli inquirenti hanno scoperto che la a truffa è stata attuata con «il rilascio di documenti o dichiarazioni false, tali da indurre in errore la locale Prefettura, mediante l’elargizione di servizi non rispondenti agli standard previsti dal capitolato di gara d’appalto».

È stato inoltre appurato che nella contabilità della cooperativa e della onlus erano inserite voci, quali cene, soggiorni in località turistiche di grande richiamo, auto di lusso e anche prelievi di alcune decine di migliaia di euro per ciascun socio. «Giuridicamente – proseguono gli inquirenti – i soci di una cooperativa o una onlus non possono percepire uno stipendio, o incassare soldi a loro nome».  Da qui la denuncia per presunta truffa ai danni dello Stato di sei soci, amministratori di diritto e di fatto, della cooperativa “I Girasoli” e la onlus “La Croce del Sud” e il sequestro di somme di denaro dai vari conti correnti e di beni immobili nelle province di Alessandria, Savona e Siracusa, nonché altri beni mobili nella disponibilità degli indagati. Infine sono stati bloccati – prima di essere assegnati dalla prefettura – altri 200 mila euro. L’avvocato Marcello Perillo, che assiste il presidente della cooperativa “I Girasoli”, ha annunciato ricorso al Riesame per il dissequestro dei beni: «Siamo pronti – sostiene – a chiarire tutte le accuse c rivolte ai soci alla cooperativa».