Merate, Retesalute salva grazie ai soldi dei Comuni

I bilanci dell'azienda speciale consortile in pari grazie a una ricapitalizzazione. Nominato un nuovo consiglio di amministrazione

Sciopero di dipendenti di Retesalute

Sciopero di dipendenti di Retesalute

Retesalute è salva e con essa i circa 70 dipendenti, tutti i collaboratori e soprattutto le migliaia di utenti, per lo più persone fragili. La municipalizzata per i servizi sociali in Brianza non chiude più.I sindaci di tutti i 26 Comuni soci di Meratese, Oggionese e Casatese dell’azienda speciale consortile ne hanno revocato all’unanimità la liquidazione. I bilanci non solo non sono più in passivo di 4 milioni di euro, ma praticamente tutti i debiti dovuti alle tariffe sottocosto dei servizi erogati sono stati saldati: entro fine mese sarà pagato il 67% di tutti gli arretrati ai creditori, per un importo pari a quasi 2 milioni e mezzo di euro, mentre gli altri 900mila euro mancanti saranno versati entro la fine di marzo. Nel giro di quarantacinque giorni si stima inoltre che sarà disponibile una liquidità di oltre 150mila euro. Il ritorno in bonis, con il conseguente salvataggio della società pubblica, è stato possibile grazie a una sorta di ricapitalizzazione da parte delle amministrazioni comunali che fanno parte di Retesalute, che hanno ripianato il deficit, sebbene all’appello manchino ancora alcune quote. I Comuni sarebbero stati tra l’altro comunque chiamati a ripianare il deficit anche in caso di fallimento e di liquidazione. Nominato pure un nuovo cda: è stato eletto presidente Antonio Colombo, ex sindaco di Casatenovo dal 2004 al 2014, che aveva partecipato in prima persona alla costituzione di Retesalute, mentre la sua vice è la commercialista Chiara Cogliati. Completano il consiglio di amministrazione Alessandro Feole, pure lui commercialista, e i due avvocati Maddalena Reitano e Roberto Corbetta, un altro ex primo cittadino, che ha indossato la fascia tricolore a Santa Maria Hoè dal ‘97 al 2006. "La situazione resta comunque delicata", ha avvertito durante il passaggio di consegne l’ex presidente del cda Alessandra Colombo. "Auspico una piena ripresa di Retesalute che ora non è più gravata dagli equilibri gestionali di alcuni mesi fa", l’augurio invece di Ciro D’Aries, presidente del collegio dei liquidatori che ormai hanno terminato il loro compito. La saga non è comunque finita: pendono ancora esposti alla Corte dei conti e udienze in tribunale. Occorre inoltre ripensare al modello di walfare territoriale, per questo il sindaco di Calco, Stefano Mota, ha domandato e ottenuto la costituzione di un apposito gruppo di lavoro.