Merate, travolto da pirata strada: "Riccardo è invalido e chi l'ha investito è sparito"

Il motociclista 45enne ha perso un braccio e una gamba, chi lo ha ridotto in quel modo invece è scomparso dopo esser stato identificato e rintracciato

L’incidente di Ferragosto sulla provinciale La Santa

L’incidente di Ferragosto sulla provinciale La Santa

Merate (Lecco) -  Riccardo ha perso un braccio e una gamba, chi lo ha ridotto in quel modo invece è sparito. Per salvargli la vita, i chirurghi del Circolo di Varese, con un delicato intervento durato 8 ore, hanno dovuto amputare totalmente il braccio e la gamba sinistri a Riccardo Spiandorello, il motociclista di 45 anni di Merate che la mattina di Ferragosto è stato travolto da un pirata della strada sulla Sp 51 La Santa a Barzanò. Stava provando la sua nuova Harley-Davidson; l’aveva comperata da nemmeno un paio di settimane.

Il pirata è stato poi identificato e rintracciato quasi subito: è un cittadino marocchino senza fissa dimora di 36 anni che si appoggia alla sua compagna. O meglio, si appoggiava, perché ora nessuno sa dove sia e non si riesce più a trovare. Tra l’altro nemmeno avrebbe potuto guidare la Renault Megane Cabrio con cui, durante un sorpasso proibito in curva, è piombato addosso a Riccardo, sia perché la decappottabile, ora sotto sequestro, era sottoposta a fermo amministrativo, sia perché lui non ha neppure la patente. Mentre il pirata è in giro a piede libero, Riccardo al momento resta bloccato nel letto dell’ospedale di Varese, senza mano e senza gamba.

"Cosa ci aspetterà? - si domanda la sua compagna Monia - Nulla sarà più come prima". Riccardo resterà invalido, non potrà più svolgere il suo lavoro da elettricista, né cavalcare più la sua Harley. Non si sa nemmeno chi lo risarcirà. Dell’incidente ricorda tutto, ogni singolo istante, come al rallentatore: il pirata che gli è piombato addosso, l’urto con il paraurti della coupè, il "peso" della macchina che gli stritola tutta la parte sinistra del corpo, il dolore, il volo dopo l’impatto, la caduta sull’asfalto con un suono secco e sordo delle sue ossa che si frantumano, le urla dei testimoni... Poi l’arrivo dei sanitari in eliambulanza,le prime cure, infine il buio provocato dall’anestetico per sedarlo. Quando si è risvegliato però gli è tornato tutto in mente. "Riccardo quando si è risvegliato dopo l’operazione era molto arrabbiato", confida Monia. E chi lo ha ridotto così, se non verrà rintracciato, potrebbe non pagare nulla, nonostante sia indagato per omissioni di soccorso, lesioni stradali, guida senza patente.