Graffito d’amore a Merate, gli autori si scusano. “Abbiamo sbagliato, ma volevamo mandare un messaggio ai giovani come noi”

Per i due 18enni denunciati la sera prima di San Valentino la scritta “L’amore non è un gioco” voleva ricordare “alla nostra generazione che stare insieme si basa sul rispetto”

I due stavano scrivendo con bombolette spray sul muro quando sono stati sorpresi

I due stavano scrivendo con bombolette spray sul muro quando sono stati sorpresi

Merate (Lecco) – Cos’è l’amore? Una domanda che affonda nella notte dei tempi, e che deve aver tormentato gli animi di due giovani liceali meratesi, che la sera della vigilia di San Valentino hanno cercato di scrivere con lo spray rosso, sul muro della scuola frequentata dalle ex ragazze (il liceo Maria Gaetana Agnesi), la loro risposta: “L’amore non è un gioco”. Beccati dai carabinieri, hanno rimediato una denuncia per deturpamento e imbrattamento.

“Ci rendiamo conto che abbiamo mancato di rispetto alle regole e al comportamento civile, macchiandoci di questo gesto evitabile e facendo prevalere l’istinto alla ragione. Per questo abbiamo provveduto a scusarci con i docenti e la dirigenza dell'istituto e a ripulire il danno causato e siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità”, spiegano oggi "2L”, che è la sigla con cui si sono firmati i presunti autori del graffito in una lettera senza nomi indirizzata alla nostra redazione.

Mentre non hanno nessuna intenzione di sminuire lo sbaglio fatto, i due ci tengono però a non sminuire il messaggio: non si trattava, secondo loro, di un banale modo di riconquistare le ex. “È stato un tentativo ingenuo e impulsivo di mandare un messaggio alla nostra generazione, ovvero appunto che “L'amore non è un gioco”. Tale messaggio, seppur maturato a causa delle nostre vicende personali, non era semplicemente riferito a specifiche persone, ma voleva essere un messaggio per ricordare a tutti, soprattutto a noi giovani, che rispetto e cura dei rapporti interpersonali sono valori imprescindibili. Ridurre questa affermazione ad un semplice gesto per riconquistare o ammonire chi ti ha ferito sminuisce ciò che invece si voleva lasciare scrivendo su una scuola frequentata da più di 1.300 studenti, il giorno di San Valentino”.

E poi il messaggio diretto ai coetanei da parte di chi sarebbe, appunto, l’autore del blitz “artistico”: “Spesso, infatti, si vedono in giro, anche nei corridoi degli istituti scolastici, coppie di adolescenti che “stanno insieme”. Il nostro gesto voleva essere un modo per indurre le persone a chiedersi se sia effettivamente amore quello che lega queste coppie o se sia solo una maschera sociale, una facciata di comodo, un modo per passare il tempo, insomma, un “gioco” che non si fonda su valori fondamentali come quello del rispetto. L’amore, come dice Dante nel Trattato Terzo del Convivio al capitolo secondo, non è altro che unimento spirituale de l’anima e de la cosa amata; ciò significa che l’amore non è riconducibile esclusivamente al desiderio carnale ma è qualcosa di più profondo che lega spiritualmente due persone. Anche l’etimologia del termine fidanzato/a deriva da “fidanza” (fiducia) e non è un caso che questo termine sia usato per definire due persone unite in una relazione, perché l’amore è anche questo: rispetto e fiducia”.