Merate, treni e disagi: nuovo bonus per i pendolari

A marzo arriverà lo sconto del 30% sull’abbonamento È il nono mese consecutivo per i pendolari lecchesi

Pendolari in attesa

Pendolari in attesa

Merate (Lecco), 20 febbraio 2020 - Il treno dei desideri dei pendolari all'incontrario va. Almeno sulla linea S8 Milano – Carnate – Lecco che fa tappa in tutte le stazioni della Brianza e del Meratese, i cui circa 30mila passeggeri qutodiani hanno maturato loro malgrado il diritto al bonus dello sconto del 30% sul costo degli abbonamenti anche per il mese di marzo, a titolo di risarcimento per i disagi che hanno dovuto sopportare a dicembre, quando non è stato di nuovo raggiunto l'indice di affidabilità che è stato il peggiore di tutta la Lombardia. E' il nono mese consecutivo, il dodicesimo dallo scorso dicembre 2018: solo a marzo i treni hanno viaggiato tutto sommato puntuali. Il bonus è stato riconosciuto anche per i 25mila della Milano – Carnate Bergamo che passa da Paderno d'Adda già alle prese con la serrata del San Michele e l'interruzione della circolazione tra Paderno e Calusco, 15mila della besanina S7 Lecco - Molteno – Monza – Milano, i mille della Lecco – Molteno – Como e i 15mila della Lecco – Bergamo – Brescia, che è la maglia nera del servizio di trasporto ferroviario regionale. E' da anni infatti che gli utenti della Lecco – Bergamo – Brescia con fermate a Vercurago San Gerolamo e Calolziocorte prima della deviazione verso Cisano e Caprino Bergamasco salgono in carrozza con il bonus, che hanno sempre preso anche in tutti i mesi del 2019. Non se la passano bene nemmeno sulla Lecco – Molteno – Como perché hanno percepito il bonus per nove mesi su 13 da dicembre 2018 compreso, mentre ai pendolari della Bergamo – Carnate – Milano il bonus è spettato 6 volte, 4 sulla besanina e due sia ai 20mila della regionale Milano Centrale – Lecco – Sondrio – Tirano, sia ai 2mila della tratta Colico – Chiavenna. Proprio per questo gli attivisti dei Giovani democratici lecchesi invitano alla mobilitazione i sindaci del territorio, chiedendo loro di opporsi al rinnovo senza gara del contratto a Trenord, almeno per le linee S8, S7 e per quella regionale per la Valtellina. D.D.S.