Marito e moglie, uniti nella sorte. Insieme pure gli interventi al cuore

Due anziani coniugi di Lecco hanno affrontato insieme complessi problemi cardiaci, superandoli grazie agli specialisti dell'Asst. Dopo interventi e ricoveri, entrambi sono stati dimessi e hanno trovato forza nel supporto reciproco.

Un complesso e particolare percorso di cura condiviso da due anziani coniugi, che sono stati in grado di superarlo grazie agli specialisti dell’Asst di Lecco.

Lui 78 anni, lei 73, hanno iniziato a fare i conti con i problemi cardiaci nel 2019, quando l’uomo è stato sottoposto a un intervento di sostituzione della valvola aortica, con applicazione di una protesi biologica. Un intervento che ha avuto un decorso regolare fino a novembre scorso quando, improvvisamente, è stato colpito da un’ischemia cerebrale che gli ha causato problemi neurologici. Il ricovero all’ospedale di Merate ha fatto emergere un complicato quadro sanitario: un’endocardite sulla valvola artificiale, causata da un batterio di origine gastrointestinale. I medici lo hanno trasferito nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Manzoni di Lecco dove, valutato dai cardiochirurghi, il 4 dicembre è stato sottoposto a un nuovo intervento per sostituire la valvola infetta. Due giorni prima, il 2 dicembre, mentre visitava il marito in ospedale assieme ai figli, la moglie ha avvertito un improvviso e violento dolore toracico. Subito è stata sottoposta a Tac, che ha rivelato la presenza di un ematoma dissecante dell’aorta, patologia che richiede un complesso intervento cardiochirurgico in emergenza per sostituire il tratto d’arteria in procinto di rompersi.

Così i figli, già preoccupati per l’intervento imminente del padre, si sono trovati a fronteggiare anche l’emergenza legata alla madre. Ma la donna, subito operata, dopo un decorso regolare, è stata dimessa il 5 gennaio, seguita dal marito, tornato a casa venti giorni dopo.

"Nonostante le sfide mediche – ha commentato Michele Triggiani, direttore di Cardiochirurgia dell’Asst Lecco – marito e moglie hanno affrontato con coraggio e amore i rispettivi percorsi di guarigione, trovando forza nel supporto reciproco anche quando ricoverati in stanze separate".

Pa.Pi.