Margno, la funivia chiude: in primavera nuovo stop

Programmati altri interventi di messa in sicurezza e ammodernamento. Il sindaco: "Risorse importanti per il collegamento con il Pian delle Betulle"

La funivia di Margno

La funivia di Margno

Margno (Lecco) - La funivia di Margno per il Pian delle Betulle in Valsassina andrà di nuovo in letargo, ma in primavera. L’impianto, appena riaperto all’inizio delle stagione sciistica dopo un primo intervento di messa in sicurezza e ammodernamento, chiuderà infatti di nuovo per un secondo lotto di lavori.

Se durante il primo intervento sono state cambiate le funi traenti, durante il secondo verranno sostituiti gli argani. E’ inoltre già previsto un 3° lotto per mettere mano alle stazioni della funivia, che durante l’inverno è l’unico collegamento per far avanti e indietro al Pian delle Betulle oltre 700 metri più a monte, perché la strada di collegamento risulta impraticabile. "Abbiamo previsto un investimento di quasi 1 milione 700 mila euro per rimettere completamente a nuovo la nostra funivia, un milione e mezzo arrivano dalla Regione il resto li mettiamo noi come Amministrazione comunale – spiega il sindaco di Margno Giuseppe Malugani -. Contiamo che la seconda tranche dei lavori venga effettuata dalla fine di marzo o l’inizio di aprile per terminare entro luglio in modo da non compromettere la stagione estiva. Il terzo lotto di interventi, invece, è in programma da settembre in modo da consludersi per fine novembre o inizio dicembre".

Il cronoprogramma deve essere concordato coi vertici dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale di bacino di Como, Lecco e Varese, perché la funivia di Margno, utilizzata si stima da 15mila forse 20mila passeggeri all’anno, è considerata a tutti gli effetti un mezzo di trasporto pubblico e per questo viene chiusa solo un giorno a settimana. Occorre, inoltre, fare i conti pure con la penuria di materie prime e componenti elettronici necessari per il funzionamento. "Ci sono difficoltà per il reperimento dei materiali per l’elettronica e la meccanica", conferma il primo cittadino. Ad occuparsi del 2° lotto saranno i tecnici della Graffer di Lonato del Garda, che si sono aggiudicati l’appalto per 700mila euro.

E’ invece già chiusa e resta chiusa la funivia tra Moggio e i Piani di Artavaggio che avrebbe dovuto tornare in funzione sabato scorso, al termine dei lavori di ammodernamento e revisione totale da quasi un milione e mezzo di euro dell’impianto, riaperto durante Natale e subito richiuso per la necessità di sostituire un componente che non arriva. "La sicurezza prima di tutto", spiegano da Itb, le Imprese turistiche barziesi che gestiscono la funivia. Nessuno del resto vuole un nuovo Mottarone in Valsassina.