PAOLA PIOPPI
Cronaca

Mandello, alla Gilardoni Vittorio sciopero per i premi di produzione

I sindacati preoccupati chiedono anche i livelli di inquadramento da tempo rivendicati

Lo sciopero dei lavoratori della Gilardoni Vittorio di Mandello

Lo sciopero dei lavoratori della Gilardoni Vittorio di Mandello

Mandello del Lario, 14 dicembre 2023 – Hanno scioperato ieri, con la prospettiva di proseguire anche oggi, i lavoratori della Gilardoni Vittorio Srl di Mandello del Lario, così come deciso nelle assemblee dello scorso 7 dicembre, tra le organizzazioni sindacali di Fim Cisl e Fiom Cgil, assieme alla Rsu. Un’iniziativa decisa a fronte delle scelte aziendali, giunte a "dichiarare formalmente la propria indisponibilità a riconoscere ai propri dipendenti l’erogazione del premio di risultato, dopo che questi si sono adoperati per il raggiungimento degli obiettivi produttivi e di fatturato". Oltre a questo, sindacati e lavoratori lamentano la mancata disponibilità a "riconoscere i livelli di inquadramento da tempo rivendicati, che dovrebbero concretamente valorizzare l’impegno e le professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici, dimostrato con il raggiungimento dei risultati che oggi l’azienda può vantare".

In aggiunta, proseguono le rivendicazioni, "l’azienda rimette in discussione unilateralmente l’impegno preso con le organizzazioni sindacali e la Rsu sulla stabilizzazione dei diversi lavoratori somministrati sino a dichiarare al tavolo delle trattative di intravedere degli esuberi anche sui lavoratori già stabilizzati da tempo".

Mentre chiedono di "capire quali sono le strategie industriali di questa azienda che continua a introdurre nuovi dirigenti e consulenti esterni senza risolvere mai le innumerevoli problematicità organizzative", sottolineano che "l’azienda già da tempo si sottrae ai vari confronti", motivo per cui è stato chiesto un incontro urgente "per costruire strategie industriali chiare a tutela degli oltre 400 lavoratori occupati". Ieri sono state proclamate otto ore di sciopero a blocchi di due, annunciando ulteriori iniziative di mobilitazione "fino a quando l’azienda non sarà in grado di dare adeguate garanzie e riconoscimenti".