
Il branco di lupi immortalato a Morterone, nel Lecchese
Morterone (Lecco) – Un’ombra grigia che spunta da dietro il crinale, poi una seconda e una terza ancora. Qualche metro più indietro ne avanzano altre: quattro, cinque, sei, sette. Sono lupi. Sette lupi. Si muovono prima con circospezione, tenendosi alla larga dalle case. Dopo sembra acquisiscano più sicurezza e si spostano con meno timore, uno in fila all’altro, sempre più vicini alle abitazioni e verso la strada asfaltata che attraversano sempre in fila indiana. “Ora siamo in 40, 33 residenti e 7 lupi”, ci scherza sopra Dario Pesenti, sindaco di Morterone, il paese più piccolo d’Italia, dove un fotografo una delle scorse notti ha immortalato i lupi in branco. “Non è la prima volta che i lupi si spingono fino nel nostro borgo – prosegue il primo cittadino –. Non credo ci sia nulla da temere. Sono stati visti di notte e non si sono mai verificati problemi”. “Certo – aggiunge –, bisogna monitorarli”. Che è quello che già stanno facendo i carabinieri della Forestale.
“Il lupo va gestito, si sta diffondendo in modo esponenziale in tutta la Lombardia, gli avvistamenti e le predazioni sono sempre più frequenti anche in provincia di Lecco”, lancia invece l’allarme Giacomo Zamperini, consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia, che ha diffuso il video con i sette lupi in avanscoperta a Morterone. Oltre che a Morterone, la presenza dei predatori nel Lecchese è stata riscontrata a Civate, nel Parco del Monte Barro, dove avrebbero cacciato due cervi, e a Missaglia, nel cuore della Valcurore, “il giardino“ del week end di milanesi e brianzoli. “Una presenza fin troppo confidente che rappresenta un potenziale pericolo per l’uomo e le sue attività”, rincara la dose il fratello d’Italia. “I lupi devono essere monitorati e, all’occorrenza, contenuti”, si associa l’europarlamentare di Fdi Pietro Fiocchi, che a Strasburgo sta portando avanti una battaglia legislativa per declassificare il lupo da specie protetta.
“Ma quale crescita esponenziale, non scherziamo, le parole e i numeri hanno un significato preciso – è però il parere di Mauro Belardi, biologo, tra i massimi esperti della materia, presidente di Eliante, cooperativa sociale no-profit nel campo della sostenibilità ambientale e sulla protezione della biodiversità –. Non esiste alcuna emergenza lupi in Lombardia, tantomeno nel Lecchese. Nella nostra regione non è stato mai certificato alcun lupo aggressivo e nemmeno confidente con gli essere umani. È normale che i lupi d’inverno si spostino a quote più basse, come potrebbe essere successo a Morterone. Probabilmente è un branco al momento sconosciuto, come ce ne sono sicuralmente altri. I lupi del resto sono tra noi, solo che non li vediamo perché, se possono, rifuggono gli esseri umani”. E sulla proposta di declassificarli da animali protetti? “Sarebbe la fine della possibilità di monitorarli, perché in Italia possiamo monitorarli solo grazie ai finanziamenti europei che però vengono erogati solo per lo studio delle specie protette”, risponde l’esperto. Che inoltre avverte: “Occhio a voler contenere i lupi, che tra l’altro contengono e regolano la loro popolazione da soli. Dovo sono stati cacciati, come in Romania, sono stati invasi da sciacalli, che sono veramente fuori controllo, non come i lupi”.