
Lucio Battisti
Molteno (Lecco), 5 marzo 2019 – A 76 anni dalla sua nascita avvenuta il 5 marzo 1943 e a 50 dalla pubblicazione del suo primo album il 5 marzo 1969, a Molteno sembrano essersi dimenticati del loro concittadino più illustre e conosciuto, cioè il compiano Lucio Battisti, scomparso all'età di 55 anni il 9 settembre 1998.
Eppure oggi celebrare liberamente il famoso artista sarebbe possibile e soprattutto perfettamente legale, senza bisogno di alcuna autorizzazione, come invece pretendevano la vedova del cantautore Grazia Letizia Veronese e il figlio Luca Filippo Carlo. I due infatti avevano citato e trascinato in tribunale i sindaci Ferdinando De Capitani prima e Mauro Proserpio poi come rappresentanti dell'Amministrazione comunale perché in paese, tra il 1999 e il 2006, era stata organizzata la manifestazione “Un'avventura, le emozioni” per omaggiare il cantante originario di Poggio Bustone che dal 1973 si era ritirato in Brianza nella sua villa sul Dosso di Coroldo. Lo scorso giugno tuttavia i giudici della Cassazione, al termine di un lungo contenzioso, avevano sconfessato i legittimi eredi, condannandoli anche al pagamento di 8mila euro di spese legali. All'indomani della sentenza definitiva degli ermellini della Suprema corte in molti avevano assicurato che la kermesse sarebbe stata riproposta.
A quanto pare tuttavia così non è stato. “Io non ne so nulla di ricordi, manifestazioni e celebrazioni – conferma l'ex primo cittadino Ferdinando De Capitani -. E dopo quello che è successo personalmente nemmeno intendo fare nulla”. Nella sua canzone “Una giornata uggiosa” del 1980 cantava “Brianza velenosa” Lucio Battisti, il cui feretro nel settembre 2013 è stato pure traslato dal cimitero di Molteno dove era sepolto a quello di Rimini sempre per volere della moglie. Brianza velenosa e, forze, anche un poco smemorata.