Lecco, mancano i soldi per le strade: limiti di velocità più bassi sulle provinciali

Sulle provinciali dell'Alto Lario e della Valsassina istituiti i limiti di 30 e 50 km/h

Nuovo limite

Nuovo limite

Lecco, 7 gennaio 2019 – Mancano i soldi per asfaltare, sistemare i guardrail e la manutenzione, in buona sostanza per garantire la sicurezza agli automobilisti in transito, per questo da Villa Locatelli hanno abbassato di 20 chilometri all'ora i limiti di velocità su alcune strade provinciali. SP 62 DELLA VALSASSINA – Sulla Sp 62 della Valsassina da Lecco fino a Taceno al ponte di Tartavalle è istituito limite dei 50 km/h, dal ponte di Tartavalle a Taceno fino a Bellano all'innesto con la Sp 72 a 30 chilometri orari. SP 63 DI MORTERONE – Sulla Sp 63 da Ballabio all'altezza dell'innesto con la S 62 fino al centro abitato di Morterone è istituito il limite dei 30 chilometri all'ora. SP 64 PREALPINA OROBICA – Sulla Sp 64 dall'innesto con la Sp 62 al Colle di Balisio di Ballabio fino a Moggio è istituito il limite dei 50 km/h. Dal centro di Moggio fino al confine con la provincia di Bergamo in località Bordesegli vige ora il limite dei 30 orari, Dall'intersezione con la Sp 62 a Ponte Folla a Pasturo in direzione di Barzio fino a Cremeno il limite è di 50 km/h. SP 72 DEL LAGO DI COMO – Sulla Sp 72 da Abbadia Lariana all'innesto con la Superstrada 36 fino al Colico al Trivio di Fuentes alla rotatoria di innesto cullo svincolo della Superstrada 36 e la Statale 38 è istituito il limite dei 50 km/h SP 73 PARLASCO – PORTONO – Sulla Sp 73 dalla località Pennaso a Bellano all'innesto con la S 62 fino a Parlasco all'innesto sulla Sp 65 il limite è di 30 chilometri orari. LE MOTIVAZIONI – Il responsabile della Viabilità dell'Amministrazione provinciale Angelo Valsecchi spiega che “a seguito della progressiva riduzione degli investimenti finalizzati alla manutenzione delle strade provinciali e delle relative infrastrutture, le pavimentazioni e i dispositivi di contenimento dei veicoli hanno subito un crescente aggravamento delle condizioni di conservazioni e funzionalità, a discapito degli standard qualitativi richiesti”