ANDREA MORLEO
Cronaca

Sale la febbre ResegUp

Lecco, i preparativi a due giorni dal via della decima skyrace dal lungolago alla vetta del Resegone e ritorno

L'edizione 2018 con gli atleti in via Cavour

L'edizione 2018 con gli atleti in via Cavour

Lecco, 30 maggio 2019  - A quarantotto ore dallo start della ResegUp l’adrenalina sale. Soprattutto tra gli organizzatori della skyrace made in Lecco, che quest’anno si appresta a festeggiare un compleanno speciale, dieci anni durante i quali la gara Lecco-vetta del Resegone (1877 metri di quota) andata e ritorno – 24 chilometri e 1800 metri di dislivello positivo – è arrivata ad imporsi come l’evento forse più atteso dall’intera città, un mix affascinante di agonismo, goliardia, fatica, spettacolo, natura e amicizia che trasuda lecchesità da tutti i pori. Il segreto? L’intuizione di creare un evento che, in piena trail running-mania, sapesse unire i due veri elementi del dna di Lecco: il suo lago e la montagna-simbolo.

Sale l'adrenalina anche tra l’équipe di 2Slow, l’associazione messa in piedi dal gruppo di amici che ha partorito la ResegUp. Questa mattina l’elicottero «volerà per scaricare il materiale nei punti di ristoro che più difficilmente sono raggiungibili - ci spiega Cesare Molteni -, come per esempio in vetta al Resegone, a Pian Serada e al Rifugio Stoppani». Adrenalina in forte ascesa anche tra i milleduecento partenti alla skyrace che alle 15.30 di sabato pomeriggio scatteranno dal lungolago per dodici chilometri in verticale con destinazione la vetta del Resegone e altrettanti per ritornare da dove erano partiti. E qualcuno, sebbene sia difficile da comprendere ai più, ce la farà stando sotto (e di molto) alla tre ore, come Jean Baptiste Simukeka, che l’anno scorso vinse in 2.17’54’’. Il ruandese volante è a caccia della doppietta, che varrebbe il “triplete” dopo esseresi aggiudicato di recente la Monte Barro Running e la Dario e Willy. Tra i “big” anche i fratelli Martin e Bernard Dematteis, in forse il bormino Marco De Gasperi impegnato con la Nazionale. Chissà come la vivrà il lecchesissimo Nicola Golinelli, che la gara di casa l’ha vinta per ben per tre volte e non a caso è chiamato il “re” ma ormai non più tra i partenti. Di sicuro non mancherà il tifo dei lecchesi che come sempre si distribuiranno sul percorso per incitare tutti, nessuno escluso.