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Lecco, palazzo Ghislanzoni all'asta a prezzo di saldo: è la quinta volta

Per rilevare l'ex municipio ''basta'' poco più di 1 milione e mezzo di euro

Palazzo Ghislanzoni

Lecco, 16 settembre 2019 – L'ex municipio di Lecco in vendita per la quinta volta a prezzo di saldo. E' stata bandita per la quinta volta un'asta pubblica di Palazzo Ghislanzoni che si trova in via Roma 51.

LE ASTE - Per acquistarlo “bastano” 1.760.000 euro, a fronte di un valore triplo. Durante il primo incanto, perfezionata nel 2013, il valore minimo fissato era stato di 3.980.000 euro, al secondo, sempre nel 2013,di 3.400.000 euro; al quarto nel 2015 di 3.184.000 euro, mentre era sceso a 2.200.000 euro nel 2019. In tutte le precedenti occasioni nessuno si è fatto avanti. Da Palazzo Bovara confidano che l'ulteriore ribasso di 440mila euro, pari al 20% in meno, possa convincere qualche investitore e immobiliarista.

L'ASSESSORE - “Promuoviamo un nuovo bando di alienazione volto alla vendita di un edificio ritenuto non strategico, con la quale intendiamo recuperare importanti risorse da destinare a opere pubbliche indispensabili per la nostra città – commenta l'assessore al Patrimonio Corrado Valsecchi -. Credo che tutti abbiamo capito con quali determinazione e convinzione stiamo perseguendo la vendita di questo immobile, per evitare ai contribuenti l'ulteriore utilizzo di denaro pubblico per sua la messa in sicurezza. Ci auguriamo che questa sia la volta buona, considerato l'ulteriore consistente ribasso, e che Palazzo Ghislanzoni possa rivivere con nuove opportunità nel cuore del centro cittadino di Lecco".

PALAZZO GHISLANZONI - E' dal 2010 che i vari amministratori locali cercano di disfarsi dell'immobile donato dal possidente benefattore Luigi Ghislanzoni ai lecchesi con un lasciato testamentario alla sua morte avvenuta nel 1893. Palazzo Ghislanzoni, una volta ceduto all'Amministrazione comunale, è stato sede del Comune fino al 1928, poi è stato trasformato in caserma dei vigili del fuoco fino al 1955. Ha ospitato fino la 1966 la sede della Biblioteca civica e ancora la Pro loco e gli uffici della società pubblica del gas. Dopo un restauro, nel 1967, il palazzo è stato anche la casa delle Penne nere e dei soci delle diverse associazioni alpinistiche e delle forse dell'ordine. Quindi è stato di nuovo sede degli uffici municipali dal 1972 al 1966, in particolare degli sportelli dei Servizi sociali, per essere utilizzato quindi successivamente come sede dell'Aido, dell'Avis e di altri gruppi di volontariato.