Lecco, nuovo primario a Rianimazione. Ma resta un buco

All’ospedale Alessandro Manzoni si registra un ingresso ma mancano 14 anestesisti

Un generale senza soldati. E’ il nuovo primario del reparto di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, o il nuovo direttore dell’Unità operativa complesso di Anestesia e rianimazione, come si indica tra gli addetti ai lavori della sanità. E’ il dottor Salvatore Alongi, 53 anni.

Arriva dal Policlinico di Milano, dove è stato responsabile dell’Unità di Emergenza e urgenza rianimatoria. Tra il resto in curriculum vanta trapianti, interventi chirurgici e diverse pubblicazioni scientifiche e di studi clinici su riviste di settore, sia in Italia sia all’estero. Prende il posto del suo predecessore Mario Tavola, da aprile in pensione, che gli cede il testimone del comando di un reparto in cui mancano 14 anestesisti e rianimatori. Sono quasi il 30% in meno dei cinquanta che dovrebbero lavorare in pianta organica. "Benarrivato in un momento difficile", ha ammesso, dandogli il benvenuto, il direttore sanitario di tutta la Asst lecchese Vito Corrao, durante la presentazione ufficiale del nuovo primario. La penuria di medici riguarda tutto il Paese, specialmente di anestesisti, da cui dipendono non solo le rianimazioni, ma anche le attività chirurgiche in sala operatoria. A Lecco la situazione pare tuttavia ancora più allarmante, perché a molti dei concorsi banditi si presentano in pochi, se non nessuno. D.D.S.