Fabio Landrini
Cronaca

Lecco, Leuci al miglior offerente

All'esterno dlela storica azienda ferma da tempo compare lo striscione «Vendesi-affittasi» ma gli ex dipendenti non mollano

La scritta «Vendesi-affittasi» sull'esterno dell'azienda chiusa da tempo

Lecco, 11 giugno 2015 - La Leuci è in vendita. Da qualche giorno, infatti, sugli ex uffici dell’azienda di via XI febbraio capeggia uno striscione con la scritta «Vendesi-affittasi». Il che fa pensare che il progetto Città della luce sia ormai tramontato. «Ma non è proprio così – precisa Germano Bosisio, ex rsu Leuci tra i promotori della rinascita dell’area –. Avevamo intuito che sarebbe potuto accadere e ora la proprietà ha installato questi cartelloni.

Da un mesetto, per altro, non abbiamo più il presidio all’interno degli uffici. Ora si possono riaprire i giochi per avvicinarci al progetto di riqualificazione e innovazione dello stabilimento». Quindi non è un fattore negativo. «Anzi, c’è chi non amava il nostro progetto, trincerandosi dietro al fatto che la proprietà dell’area non avrebbe mai venduto, invece non è così. E ora è un ulteriore stimolo per tutto il territorio, così che si possa tornare a produrre in via XI febbraio. Ricordiamoci inoltre che il punto del Pgt riguardante la ex Leuci era stato votato all’unanimità, mantenendo così la destinazione dell’area industriale». Insieme alla cooperativa Il Gabbiano, con la quale stanno cercando di consolidare una direzione operativa, gli ex dipendenti e alcune associazioni di Lecco stanno comunque lavorando per capire come fare per rilanciare la Città della luce.

«Avremo bisogno però di una mano, non potremo farlo da soli – spiega Bosisio –: chiediamo innanzitutto agli imprenditori che vogliono investire, visto che si parla di innovazione e ricerca, infatti qui ci sono gli elementi per portare avanti questo discorso». I rappresentanti del progetto poi parleranno con il nuovo sindaco una volta insediato, o Virginio Brivio o Alberto Negrini, ma torneranno anche in Camera di commercio, quando ci sarà il nuovo presidente, che sia Vico Valassi o Giovanni Maggi. «Sappiamo che alcuni liste per le comunali hanno inserito la Città della luce nel programma, per cui ci auguriamo che venga portata avanti l’iniziativa. Ma andremo anche in via Tonale, perché ci avevano già garantito un appoggio». I promotori ora puntano sul rinnovamento. «Un esempio applicativo tra i tanti che potrebbero scaturire dal previsto gruppo di ricercatori innovativi, uno dei pilastri del progetto, nella direzione di un distretto a consumo zero in vent’anni : si potrebbe disporre già da ora di una nuova tecnologia (multipolare) nella costruzione di macchine per svariati settori manifatturieri.