Lecco, ubriaco travolse due donne sulle strisce: condannato pirata della strada

Dovrà scontare 3 anni e mezzo, revocata la patente

Rilievi

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Lecco, 5 settembre 2018 Pirata della strada condannato a 3 anni e mezzo con la revoca della patente. È la pena inflitta ieri dal giudice Enrico Manzi al 26enne Dosso Boffi Limofi, originario della Costa d’Avorio, in Italia con regolare permesso di soggiorno, che la sera del 30 aprile 2016 aveva investito due donne senza fermarsi alla periferia di Lecco, in corso Bergamo. Dopo aver travolto Anna Fumagalli e Mara Bovo, rispettivamente di 38 e 43 anni, residenti nel Lecchese, che stavano attraversando la strada sulle strisce pedonali, il 26enne ha accelerato e si è dato alla fuga. Mara Bovo riportò lesioni gravi e venne ricoverata per quasi un mese in ospedale a Lecco, Anna Fumagalli finì al “Manzoni” per un gravissimo politrauma. Le due donne hanno ancor oggi i postumi dell’incidente.

Il 26enne venne rintracciato poche ore dopo dagli agenti della Polizia stradale di Lecco che gli contestarono l’omissione di soccorso, lesioni gravi, guida in stato d’ebbrezza e senza patente. Venne arrestato e – durante l’interrogatorio di convalida – raccontò prima che «alla guida c’era un’altra persona», poi «di essersi fermato, ma di aver avuto paura» e per questo di essere fuggito.

Attraverso il sistema di videosorveglianza e alcune testimonianze venne individuata l’utilitaria – una Opel Astra – condotta dal 26enne arrestato. In attesa del processo venne disposta dal gip di Lecco la misura cautelare dell’obbligo di presentarsi ogni giorno alla stazione dei carabinieri di Erba, avendo eletto il domicilio a Ponte Lambro. Durante il processo il giudice Enrico Manzi ha sentito gli inquirenti, gli agenti della Polizia locale che giunsero per primi sul luogo dell’incidente stradale e la Polizia stradale che fermò la vettura – alcuni pezzi di targa erano mancanti – con alla guida il 26enne. Il giovane durante il processo ha confermato la versione illustrata nell’udienza di convalida: «Ho avuto tanta paura e per questo non mi sono fermato». Al termine della discussione, l’accusa condotta da Mattia Mascaro ha chiesto 3 anni di carcere per il 26enne, mentre il giudice Enrico Manzi, dopo una breve camera di consiglio, ha inflitto 3 anni e 6 mesi, e la revoca della patente. Il risarcimento per le due donne – vittime dell’incidente – sarà definito in sede civile.