Lecco, comperare casa costa sempre meno: mercato del mattone in calo del 14%

Mediamente in provincia di Lecco si spendono 1.275 euro al metro quadro e in città 1.795 euro, ma sul lungo lago occorrono 2.512 euro

I prezzi delle case hanno subito una forte modifica

I prezzi delle case hanno subito una forte modifica

Lecco, 4 gennaio 2022 – Comprare casa in provincia di Lecco costa meno. Il mercato del mattone si aggira mediamente sui 1.275 euro al metro quadrato: è il 12% in meno rispetto ai prezzi del dicembre 2020, il 3,6% in meno delle quotazioni di novembre e l'1,8% in meno di novembre. Per abitare a Lecco città la cifra che occorre sborsare è più alta: 1.795 euro al metro quadro. Le valutazioni sono però ancora più in picchiata: -14,1% nel giro di un anno, il ribasso maggiore registrato in tutti i mercati italiani secondo il report stilato dagli esperti di Idealista.it., portale di compravendite immobiliari.

Rispetto a settembre la flessione è invece del 3,5% e a novembre del 2,7%. La svalutazione maggiori si registra nei rioni di Pescarenico e Maggianico con abitazione sulla piazza a 1.184 euro al metro quadro e prezzi in calo del 14,2%. Nei quartieri più inn del lungolago e del centro però bisogna spendere 2.512 euro al mq, in aumento del 2,6%. Trend negativo sul lungo periodo pure a Merate, secondo città della provincia: occorrono in media 1.203 euro al metro quadro, in aumento tra il 2,1 e il 4,1% negli ultimi due mesi ma in calo del 5,5% sulla distanza dell'anno. Il trend negativo delle quotazioni immobiliari ha investito 14 regioni italiane su 20: Marche (-9,9%) davanti ad Abruzzo (-6,7%), Lazio e Umbria (entrambe -5,9%). Ribassi superiori alla media del periodo anche per Calabria (-5,2%), Puglia (-5,1%), Campania (-4,5%), Piemonte (-3,9%), Lombardia (-3,8%) e Campania (3,2%). Dal lato opposto gli incrementi più significativi riguardano il Trentino Alto Adige (5,9%) e la Valle d'Aosta (3,9%). Sempre il Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta fanno registrare i prezzi d'offerta più elevati a livello regionale, rispettivamente con 2.580 e 2.428 euro al metro quadro. Segue su terzo gradino del podio la Liguria (2.383 euro/m²), quindi Toscana (2.244 euro/m²) e Lazio (2.000 euro/m²). I prezzi delle case in Lombardia (1.761 euro/m²) si collocano sopra il valore medio nazionale di 1.692 euro. I cali dei prezzi interessano 82 macroaree, vale a dire quasi l'80% dei mercati provinciali analizzati: Macerata (-14%), Lecco (-11,9%), Pescara (-11,8%), Pesaro Urbino (-11,7%) e Varese (-11,1%) guidano la tendenza ribassista con svalutazioni annuali a doppia cifra. Dall'altro lato del ranking, gli incrementi maggiori spettano a Lucca e Trieste (14,5% per entrambe). Incrementi superiori al 5 per cento anche per i mercati di Vibo Valentia (10%), Bolzano (9,5%) Gorizia (6,5% per entrambe), Verona (6,1%) e Padova (5,5%). Bolzano (3.975 euro/m2) consolida ulteriormente il proprio primato dei prezzi del mattone provinciale aumentando il divario rispetto a Lucca (2.982 euro/m2), Savona (2.961 euro/m2), Firenze (2.758 euro/m2), Milano (2.642 euro/m2) e Imperia (2.572 euro/m2). All'opposto, Biella è di gran lunga la provincia più economica d'Italia con 592 euro di media davanti a Caltanissetta (679 euro/m2) e Isernia (751 euro/m2). In un anno che ha visto prevalere il segno meno, non fanno eccezione i mercati cittadini, con cali in 2/3 dei capoluoghi italiani (107) che hanno trascinato anche alcuni grandi mercati. I ribassi maggiori del periodo spettano a Lecco (-14,1%) seguita da Agrigento (-13,9%), Rieti (-13,7%), Cosenza (-13,5%) e Teramo (-12,3%). A Napoli i prezzi sono scesi del 7,4% annuo, mentre Torino (-2,2%) e Roma (-1,3%) attenuano la caduta. Al contrario, tra i mercati che hanno visto crescere le aspettative dei proprietari ci sono Trieste (16,9%), secondo aumento più alto per Como (15,4%), mentre a Verona e Mantova l'aumento è stato del 10,8%. Anche Milano chiude l'anno con valori in leggero recupero dello 0,6%.