REDAZIONE LECCO

Le guide celebrano Crippa e “La Costa”

Per “Slow Wine 2021“ la cantina è "artefice della rinascita della viticoltura nel Parco di Montevecchia"

Sola, soletta, almeno nel Lecchese, ad essere citata e osannata dalle più prestigiose guide di settore appena arrivate in libreria. E salutata come una delle poche titolari della viticoltura lombarda capaci di rompere il monopolio di Franciacorta, Valtellina, Lugana e Oltrepò Pavese. Certo, non sono i primi riconoscimenti per Claudia Crippa e per la cantina "La Costa" a La Valletta Brianza. Ma quelli arrivati in questo scorcio d’autunno finiranno negli annali della famiglia e nel curriculum di questa imprenditrice laureata in viticoltura e enologia. Generosa la "Slow Wine 2021" di Slow Food che saluta la signora Claudia come "artefice della rinascita della viticoltura nel Parco di Montevecchia e nella Valle del Curone", inserendo un suo vino - il San Giobbe 2017" - nella cerchia dei "vini slow". Tono analogo dalla "Vini d’Italia Gambero Rosso 2021" per il suo Riesling Solesta ’17, "stilisticamente perfetto". E la nuova Guida Oro "Veronelli" parla di "Eccellenti vini" e di un "Pinot Nero di grande fascino", che poi è appunto il San Giobbe Rosso, celebrato con "3 stelle rosse" ("vino ottimo"), valutazione attribuita anche al Seriz Terre Lariane, rosso da uve Merlot (70%) e "Syrah" (30%). Come dire: in un anno sciagurato per tutti, nuove soddisfazioni per la famiglia Crippa, in particolare per papà Giordano che anni fa aveva ristrutturato i vigneti e ha poi trasmesso la sua passione per l’agricoltura alla figlia Claudia. La quale, davanti agli elogi, si premura di estenderli ai colleghi (una ventina) che insieme a lei tengono viva la viticoltura delle Terre Lariane. "Stanno tutti lavorando benissimo". Ammirevole: in un mondo competitivo, il campanilismo è finalmente un invitato sgradito. P.G.