La febbre rosa ha contagiato la provincia di Lecco che ieri ha salutato il passaggio del Giro d’Italia con l’entusiasmo di migliaia di tifosi e appassionati che si sono dati appuntamento lungo il percorso, in molti casi attendendo il passaggio dei corridori anche per ore pur di accaparrarsi i posti migliori lungo i saliscendi della Valsassina e la corsa per le vie della città. In piazza Manzoni che fin dalla mattinata ha ospitato la carovana rosa ha fatto capolino anche il sindaco Mauro Gattinoni.
"Lecco accoglie il Giro d’Italia con il suo abito migliore – ha spiegato – siamo la città dello sport e appuntamenti come questo lo confermano". Il passaggio del giro in città è stato alle 15.30 con una passerella a tutta velocità tra le strade gremite di tifosi, ma soprattutto nelle riprese della tv il lago l’ha fatta da protagonista, insieme alla Valsassina, già nella prima parte della gara dopo la lunga discesa a Morbegno. In quella che era annunciata come la tappa delle fughe, gli strappi verso Parlasco e il Colle di Balisio non hanno deluso, come la discesa verso Lecco e poi, dopo la passerella in città, il passaggio sul Ponte Nuovo verso Galbiate e Ravellino alla volta di Cesano Maderno. Immancabili le ripercussioni sul traffico, almeno nelle fasi passaggio della gara, ma nessuno si è lamentato anche perché le condizioni meteo hanno favorito una corsa senza intoppi rispettando la tabella di marcia prevista dall’organizzazione. Addirittura le strade sono state riaperte in anticipo rispetto ai tempi previsti, al termine del passaggio della carovana, grazie all’organizzazione "a prova di cronometro" del Comune di Lecco, la Prefettura e tutte le forze dell’ordine coinvolte. Roberto Canali