Lecco, 8 agosto 2024 – In meno di due mesi e in 41 interventi, i soccorritori hanno salvato 87 persone nel lago di Como. Sono quasi due al giorno. Sono bagnanti che stavano annegando, velisti e diportisti in difficoltà, turisti feriti o che si sono sentiti male sulle spiagge. Non tutti purtroppo ce l'hanno fatta, come il pensionato peruviano di 68 anni di Pregnana Milanese affogato a Valbrona, o il 22enne turista inglese inghiottito dal Lario davanti a Menaggio o il papà tedesco di 51 anni che si è sacrificato per salvare il figlio 12enne.
Il bilancio della prima parte di stagione turistica è stato tracciato quest'oggi, giovedì 8 agosto, in occasione della firma di un protocollo operativo interprovinciale per gli interventi di soccorso sul lago di Como. Lo hanno sottoscritto il prefetto di Como Sergio Pomponio con il collega di Como Andrea Ponchielli, il presidente dell'Autorità di bacino Luigi Lusardi, i vertici dei vigili del fuoco, di Areu, delle Polizie provinciali e delle forze dell'ordine, il delegato operativo aeronavale della Guardia di Finanza e il responsabile della Guardia costiera, cuoi spetta il coordinamento logistico delle operazioni di salvataggio. Presente anche l'assessore regionale Alessandro Fermi. In aggiunta alla missioni di salvataggio, i militari della Guardia costiera hanno svolto più di 130 operazioni di vigilanza sul lago di Como, navigando complessivamente per 2.200 miglia, pari a oltre 4mila chilometri in acqua, ed effettuando oltre 850 controlli, durante i quali hanno dato una quarantina di multe per violazioni amministrative alle normative sulla navigazione.