Laghi e torrenti, settimana nera In fumo 350 miliardi di litri

Lecco, Como e Sondrio sempre più asciutte. Scorte idriche inferiore. del 63% rispetto alla media

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Sempre più in basso. Il livello del lago di Como continua a scendere puntando inesorabilmente verso il minimo storico dal dopoguerra in poi. Anche i fiumi sono in secca, mentre i torrenti sono prosciugati. Tra le province di Lecco, Como e Sondrio mancano all’appello più di mille miliardi di litri d’acqua. In una sola settimana sono "evaporati" 350 miliardi di litri.

Le scorte idriche sono inferiori del 63% rispetto alla media del periodo degli ultimi quindici anni e sono diminuite dell’8% rispetto a sette giorni fa. Il volume invasato nel Lario risulta inferiore alla media del periodo del 77%, degli invasi artificiali del 30% e del manto nevoso del 64%. È da più di 110 giorni che non piove e fino a martedì i meteorologi non prevedono precipitazioni. I primi a risentirne sono i pesci, specialmente quelli pregiati e autoctoni: "Non solo non hanno acqua, ma diventano facili prede", avverte Stefano Simonetti, presidente della Fipsas lecchese, Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea, oltre che consigliere provinciale delegato alla Vigilanza ittico-venatoria. Senza fondali dove nascondersi cormorani, siluri e altri predatori ne fanno man bassa. La situazione è critica specie lungo i torrenti di montagna: Grigna, Pioverna, Varrone, Esino. Le decine di derivazioni idriche per alimentare minuscoli impianti idroelettrici sottraggono ulteriore acqua. "Non servono a nulla" denuncia Simonetti. Daniele De Salvo