"La mafia è in minoranza", ma la Commissione passa

Il Consiglio critica l’ex prefetto ma c’è chi parla di “terra dei fuochi“. Il sindaco: "Non si può ignorare"

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Una "terra dei fuochi" a Lecco. A lanciare l’allarme è stato il consigliere comunale Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia, secondo cui in un’area ancora non meglio specificata sarebbero stati intombati rifiuti, forse anche pericolosi, senza che nessuno sia ancora intervenuto per verificare la presenza di una eventuale discarica tossica nel sottosuolo della città. Lo ha fatto ieri sera nell’aula di Palazzo Bovara, durante la discussione sull’istituzione di una Commissione consiliare speciale Antimafia. Eppure, nonostante sia stato proprio lui a denunciare per primo e pubblicamente una "mafia ambientale" a Lecco, ha pesantemente criticato l’ex prefetto Castrese De Rosa che, citato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nella relazione semestrale sull’attività degli investigatori della Dia, che è la Direzione investigativa antimafia, ha parlato di "tacita remissiva acquiescenza al fenomeno criminale e ai suoi referenti". Alle critiche all’ex prefetto per aver "offeso" Lecco e i lecchesi si sono uniti pure l’ex assessore Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, Cinzia Bettega della Lega e, tra le fila della maggioranza, Alberto Anghileri di Con la sinistra cambia Lecco, secondo cui tra l’altro una terra dei fuochi "non è una tangentina" come se eventuali "tangentine" siano tollerabili. "A Lecco non c’è connivenza con la mafia, la mafia è la minoranza", ha riassunto per tutti l’esponente leghista in un intervento surreale come quello dei colleghi, nonostante le 21 interdittive antimafia nei confronti di altrettanti imprenditori in 24 mesi, le inchieste, le indagini, gli arresti, tra cui nel 2014 di un consigliere comunali, le confische e le recenti rivelazioni sul rischio di infiltrazioni perfino nella Spa pubblica provinciale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. "Non si può ignorare quello che è successo", ha infatti replicato il sindaco Mauro Gattinoni (nella foto), che però non ha ancora riferito su quanto sarebbe successo proprio nella municipalizzata della spazzatura. Sebbene per molti sostanzialmente a Lecco la mafia, in particolare la ‘ndrangheta non esista o sia affare di pochi, e nonostante le perplessità, l’istituzione della Commissione speciale Antimafia è stata comunque approvata all’unanimità. Daniele De Salvo