Morta investita da un camion, l’ultimo gesto d’amore di Elsa: donati gli organi

Donati cuore e cornee della mamma travolta da un tir davanti alla fabbrica dove lavorava

Gelsomina Lanzilli aveva 45 anni (Cardini)

Gelsomina Lanzilli aveva 45 anni (Cardini)

Malgrate (Lecco), 27 novembre 2018 - Ha donato il cuore e le cornee Elsa Lanzilli, la 45 enne di Malgrate, dipendente della Fiocchi Munizioni, morta l’altra sera in un letto dell’ospedale Alessandro Manzoni dopo essere stata investita martedì pomeriggio da un camionista in manovra proprio mentre si apprestava a varcare i cancelli dello stabilimento di via Santa Barbara per cominciare il turno di lavoro. I familiari hanno infatti acconsentito al prelievo degli organi.

È stato il marito Salvatore D’Antonio, anche lui dipendente della nota società produttrice di proiettili e padre dei loro due figli di 15 e 17 anni, ad annunciarlo. «Nel giorno più doloroso per noi sappiate che Elsa ci ha lasciato in questa vita ma vivrà per sempre con noi. E il suo cuore e i suoi occhi continueranno a battere e vedere», ha scritto sui social. «La mia sorellona è volata tra gli angeli, ora è anche lei un bellissimo angelo – la ricorda invece la sorella Laura -. Mi manca già tanto, vorrei fosse solo un brutto sogno, purtroppo non è così, ci hanno divise per sempre. So che da dove si trova adesso ci guarda e di protegge». «Siamo vicini ai suoi familiari insieme a tutti i lavoratori», esprime il proprio cordoglio Stefano Fiocchi, presidente della storica impersa di Belledo, che tra l’altro ad agosto ha dovuto fare anche lui i conti con la perdita di un a persona a seguito ad un incidente stradale, il fratello Lodovico, morto in Uruguay in uno schianto contro un bus. «Nulla potrà restituire loro la propria cara, ma li sosterremo concretamente». «Ci uniamo al cordoglio dei familiari di Elsa, delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiocchi Munizioni», si aggiungono al lutto i sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm, le federazioni dei metalmeccanici. Quanto è accaduto ha riacceso l’attenzione sulla viabilità attorno all’ingresso del quartier generale della Fiocchi Munizioni, in una strada dove mancano marciapiedi e dove non è semplice regolare la circolazione dei mezzi pesanti.

Per questo proprio i rappresentanti sindacali chiedono un incontro a Palazzo Bovara per discutere della questione per garantire sicurezza sia ai dipendenti della Fiocchi, sia ai residenti della zona, che quotidianamente sono alle prese con il passaggio di decine di camion. Gelsomina Lanzilli, Elsa come la chiamavano tutti, è la diciassettesima vittima della strada in provincia di Lecco dall’inizio dell’anno, la ventunesima se si considerano anche quattro lecchesi che hanno perso la vita fuori zona. Molti dei quali, come lei morti proprio mentre si stavano recando al lavoro.