
A Teglio si vota e il comitato per la Margatta diffida l’amministrazione comunale nel procedere con la realizzazione dell’invaso previsto in zona. Dura presa di posizione di un centinaio di residenti della zona orobica posta nel Comune tellino, lungo la via che da S. Giacomo porta a Carona, che si sente in pericolo dall’eventuale costruzione di un invaso, opera che il Comune di Teglio ritiene evidentemente necessaria per il contenimento delle acque del torrente Margatta e per mettere in sicurezza una zona che non lo è. E su quest’ultimo punto un po’ tutti sono d’accordo, le divergenze invece sono sui lavori da realizzare. I cittadini che hanno firmato la diffida al Comune di Teglio sono convinti che realizzare "solo" l’invaso non sia la soluzione migliore per risolvere la problematica. Gli abitanti sono preoccupati perché "l’invaso, a seguito del riempimento, potrebbe fare da ostacolo e facilitare eventi alluvionali sugli abitati a valle dello stesso e per la mancanza di un piano di manutenzione. Inoltre, nessuna valutazione è stata fatta sull’impatto che questa operazione comporterebbe sulla viabilità già molto precaria dell’attuale strada comunale. Con i carichi previsti per lo svaso del materiale, la strada verrebbe distrutta e la viabilità bloccata". Tanti gli interventi non più rinviabili a parere del comitato per la Margatta: "Sistemazione delle briglie ammalorate, pulizia radicale dell’alveo, realizzazione o completamento del sopralzo con consolidamento dell’argine in sponda sinistra a monte dei centri abitati e a consolidamento degli argini; allestire un programma annuale di manutenzione; posizionamento di un sistema di monitoraggio, nella zona più pericolosa della frana, attraverso un collegamento da remoto, che possa avvertire la popolazione, realizzazione sul fondo dell’alveo, a partire dal punto più pericoloso di "Ca’ Brusada"; un selciatone in calcestruzzo e pietrame, almeno fino alla cascata all’altezza della chiesa di S.Sebastiano, dove occorre anche alzare gli argini e rendere transitabile la strada a fianco dell’Adda per la pulizia senza creare problemi alla contrada Crotti".
Infine "bisognerebbe predisporre un gruppo locale di protezione civile". In conclusione il monito: "È stata diffidata l’amministrazione nel procedere alla realizzazione dell’invaso. Riterremo responsabili gli amministratori che lo hanno approvato, nel caso che l’infausto pericolo di allagamento causato dallo stesso si dovesse verificare e causare danni a persone e cose". Fulvio D’Eri