Intossicazione al centro. Negli ospedali 62 migranti

Malori diffusi tra i 160 richiedenti asilo ospitati nell’ex hotel “La Rocca“. Struttura sgomberata nella notte ma poi il colpo di scena: dentro in 112.

Intossicazione al centro. Negli ospedali 62 migranti

Intossicazione al centro. Negli ospedali 62 migranti

Alcuni di loro in tarda mattinata erano all’esterno della struttura con al polso il braccialetto del Pronto soccorso, dove erano stati medicati in una notte drammatica. All’hotel “La Rocca“, che nella Bassa ospita 160 richiedenti asilo, l’allarme è scattato verso la mezzanotte di lunedì quando nell’hotel una parte dei migranti – alla fine in 62 sono stati ricoverati negli ospedali della zona – ha iniziato a sentirsi male, con dolori intestinali e vomito.

Malori diffusi d’ignota provenienza. Si temeva che il malessere fosse legato a qualche sostanza rilasciata nell’aria ed è stato chiamato il 112. Anche il Nucleo Nbcr dei vigili del fuoco specializzati nella gestione del rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico sono intervenuti in via precauzionale, dal momento che il sospetto all’inizio era che si potesse trattare di un contagio di natura virale. Sul posto sono così arrivati carabinieri, pompieri e tecnici dell’Ats. E verso le due anche il sindaco Sebastian Nicoli con i tecnici comunali.

Dopo i primi riscontri però la causa dei malori è stata individuata in un’intossicazione alimentare. Il vitto è assicurato da una ditta esterna. Sono stati prelevati campioni, si attende dell’esito dei test. Quando poi le forze dell’ordine sono entrate nell’albergo si sono accorte che al pianoterra dalla controsoffittatura gocciolava acqua. Si è così accertata una grossa perdita che rende l’ambiente malsano. La prima decisione è stata quindi di sgomberare la struttura.

Nella notte i pullman hanno trasportato la maggior parte dei migranti verso i centri di Castione e Taleggio. Gli ultimi hanno lasciato l’hotel ieri in giornata. L’ex albergo di via Balilla, trasformato da fine giugno in un gremito e contestatissimo centro di accoglienza dalla Prefettura di Bergamo, è stato così svuotato. I 160 migranti vivevano stipati da mesi nelle sovraffollate stanze in condizioni igienico-sanitarie che nelle scorse settimane avevano suscitato preoccupazione in paese.

Sul posto è arrivata anche una rappresentante della proprietà dell’ex albergo che già sei anni fa aveva concesso i propri locali alle cooperative per l’accoglienza durante la crisi dei migranti del 2017. Ma con il tempo si era creata una situazione difficile al punto che il primo cittadino Sebastian Nicoli aveva definito in modo provocatorio l’hotel come "un carcere sovraffollato per disperati, ragazzi e uomini sfuggiti alla guerra e alla miseria.

Da ieri l’albergo era tornato vuoto. Nel pomeriggio però il colpo di scena: l’edificio è stato dichiarato agibile. Al termine di un sopralluogo di Comune, Prefettura, carabinieri, vigili del fuoco e cooperativa si è deciso di far rientrare da subito 99 richiedenti asilo e nelle ore successive arrivare a 112. Il sindaco Nicoli si è detto contrario e ha chiesto di visionare le relazioni dei vigili del fuoco e Ats.