MANUELA MARZIANI
Cronaca

Incidente a Calco, drammatico schianto: Andrea muore sulla Ducati

Sbalzato dalla sella della moto dopo l’impatto. Non c’è stato nulla da fare per Andrea Atza, 34 anni

Andrea Atza, 34 anni, sorridente e felice in sella alla sua Ducati Monster

Calco (Lecco) - «I rettilinei sono quei tratti noiosi tra una curva e l’altra" sosteneva il pilota automobilistico Sir Stirling Moss. Soltanto poco più di un mese fa Andrea Atza riportava quella citazione sulla sua pagina Facebook e l’altra sera proprio una curva è risultata fatale per il 34enne. L’uomo ha avuto un gravissimo incidente stradale quando attorno alle 23 stava percorrendo via Nazionale in sella a una Ducati Monster. Il centauro che era diretto verso il centro del paese, arrivato alla curva ha perso il controllo della sua due ruote ed è andato a sbattere contro il muro di via san Giorgio. Sbalzato dalla sella, il giovane sarebbe ricaduto pesantemente a terra. È stata un’automobilista di passaggio che stava percorrendo la strada nella stessa direzione a vedere Andrea Atza e a lanciare l’allarme. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza, l’auto medica e anche l’elisoccorso che si era alzato da Como oltre ai vigili del fuoco e ai carabinieri della stazione di Brivio che hanno effettuato i rilievi. Toccherà ai militari ora chiarire la dinamica dell’incidente.

Da un primo esame parrebbe che l’uomo abbia perso il controllo della Ducati mentre effettuava la curva. All’arrivo dei sanitari le condizioni del centauro sono apparse subito molto gravi. Per almeno mezz’ora i soccorritori hanno provato a rianimarlo, prima di caricarlo sull’ambulanza per il trasporto all’ospedale di Merate dove, poco dopo il suo arrivo il 34enne ha cessato di vivere. Residente a Veduggio, ma domiciliato a Barzanò, Andrea Atza pochi mesi fa aveva comunicato ai suoi amici tramite i social d’aver comprato una moto; "e che moto, un autentico classico" era stato il commento. Ragazzo dal sorriso aperto, sempre circondato da amici, il 34enne era molto stimato e legato alla sorella e alla mamma. «La stella più è luminosa , più ha vita corta, la vedi brillare, ma in realtà è già morta" scriveva il centauro. Una frase che letta oggi suona come un triste presagio: sembra proprio che l’altra sera sia sia spenta una stella molto luminosa.