
Ambulanza
Imbersago (Lecco), 28 aprile 2019 - Due vittime della strada in meno di quindici giorni a Imbersago. L’altra sera sulla Sp 56 ai piedi della scala santa del santuario della Madonna del bosco ha perso la vita Alessandro Osio, professore di 53 anni di Colico che, mentre era in sella alla sua Honda Dominator 650, è stato urtato all’incrocio con via Molera da un automobilista 36enne al volante di una vecchia Fiat Panda, che cercava di immettersi sulla strada principale e che poi è risultato positivo all’alcoltest con un tasso di 0,58 grammi per litro di sangue, solo 0,08 in più del consentito.
Nella notte tra sabato e domenica della passata settimana invece il 19enne di Arlate di Calco Simone Buscemi è morto dopo essere scivolato dal suo cinquantino da cross mentre tagliava per le vie del centro del paese proprio per evitare la più pericolosa provinciale. Nell’ultimo periodo, specie da quando è scattata la serrata del ponte San Michele di Paderno e la 56 è l’unico collegamento verso Brivio e quindi la Bergamasca, su quell’arteria gli incidenti sono però pressoché all’ordine del giorno. «Purtroppo in molti non rispettano il limite di velocità dei 50 chilometri orari – spiega il sindaco Giovanni Ghislandi -. I rettilinei e la zona fuori dal contesto prettamente urbano invitano a correre.
Inoltre effettivamente ci sono alcuni punti dove occorre prestare molta attenzione, come quello all’intersezione di via Molera». Lì si era ipotizzata la realizzazione di una rotonda, ma occorrerebbero almeno 200mila euro, risorse non disponibili delle casse municipali. «Abbiamo stanziato 300mila euro per costruire un marciapiede nel tratto dalla rotatoria all’incrocio della strada che sale verso il santuario fino all’imbocco della scalinata della Madonna del bosco – prosegue il primo cittadino -. Contestualmente è previsto l’allestimento di un passaggio pedonale protetto e ben illuminato e anche l’istituzione di una corsia di canalizzazione per la svolta proprio in via Molera. Confidiamo che già questo primo intervento possa contribuire alla messa in sicurezza di quel luogo e alla moderazione della velocità, in attesa magari in futuro di reperire i soldi necessari pure per la rotatoria». Prima dei due centauri morti a Imbersago in provincia di Lecco è stata la volta il 6 aprile del 51enne di Valmadrera che abitava a Oliveto Elvezio Fumagalli sulla Lariana tra Mandello e Malgrate e, a metà marzo, dell’83 di Barzanò Giovanni Rindone sulla Briantea a Calco.