Imbersago (Lecco) – Imbersago è già zona gialla. A colorare di giallo il paese adagiato tra il santuario della Madonna del bosco, che fu tanto caro a Papa Giovanni XXIII, e le sponde dell'Adda, non è chi disegna e aggiorna la mappa della pandemia, ma è un immenso campo fiorito di colza.
Un'attrazione per i turisti
Da quando i fiori sono sbocciati con i loro petali giallo intenso quasi iridescente a decine corrono in paese apposta per godersi lo spettacolo della natura. Rallentano o accostano a bordo strada anche tanti automobilisti di passaggio quando si accorgono di quella distesa gialla come l'oro. La nuova attrazione turistica naturale si trova tra la Provinciale 56 e la strada che porta al fiume all'approdo del traghetto attribuito a Leonardo da Vinci che effettua la spola tra Imbersago e Villa d'Adda, in una delle anse più caratteristiche dell'Adda. A coltivare il campo di colza sono l'ex consigliere comunale Claudio Villa e il fratello Gianmario.
Piantano colza a rotazione perché arricchisce il terreno naturalmente rendendolo più fertile per quando invece coltivano granoturco. Se chiedessero un euro per ogni fotografia scattata al loro campo probabilmente sarebbero ricchi. La colza viene coltivata per la produzione di alimenti per animali, oli vegetali e biodiesel. Rispetto al passato i fiori di colza quest'anno sono sbocciati in anticipo di quasi un mese. Forse proprio per la fioritura anticipata il loro colore pare ancora più intenso del solito.