
Il traghetto di Imbersago ha spiccato il volo. Ma solo per qualche metro. Ieri mattina il traghetto è stato issato in secca fuori dall’Adda utilizzando un’autogru. Ora si trova all’asciutto, “posteggiato“ nel piazzale antistante l’approdo per essere sottoposto alla periodica ispezione dei tecnici del Rina, Registro italiano navale, cui spetta il compito di stabilire se possa ancora navigare da una sponda all’altra del fiume. "Verranno anche trattati gli scafi con vernice antivegetativa e conservativa ed effettuati alcuni urgenti lavori di manutenzione", spiega il sindaco Fabio Vergano. Per completare l’opera sono stati stanziati 20mila euro da parte del Comune, proprietario dell’imbarcazione, realizzata da maestri d’ascia veneziana e inaugurata nel 1994 su copia del precedente traghetto. I progetti originari sono stati disegnati invece nel 1503 da Leonardo da Vinci, sui cui schizzi, il primo dei quali scovato nel foglio 99 verso del manoscritto K conservato all’Istitute de France a Parigi, è stata poi varata nel 1513 la prima imbarcazione azionata dalla sola forza della corrente e guidata attraverso un ancoraggio ad un cavo teso tra le due sponde dell’Adda. In attesa che il traghetto, in grado di trasportare anche un auto per volta, venga rimesso a nuovo e possa tornare a solcare le acque del fiume, il collegamento tra Imbersago e Villa d’Adda è sospeso. Ci vorrà un mesetto. D.D.S.