DANIELE DE SALVO
Cronaca

Il premio “Lombardia è ricerca”. Una speranza al piccolo Claudio

Merate, il riconoscimento è andato agli studenti dell’istituto tecnico statale Francesco Viganò. I ragazzi hanno creato dei dispositivi che serviranno al bimbo di 4 anni muto e non vedente . .

Il premio “Lombardia è ricerca”. Una speranza al piccolo Claudio

Il premio “Lombardia è ricerca”. Una speranza al piccolo Claudio

Claudio ha 4 anni. Non riesce a muoversi spontaneamente, è cieco e non parla. Ha subito una paresi cerebrale infantile. Per lui è difficile non solo apprendere, ma anche giocare come giocano tutti i bambini della sua età. L’unico suo contatto con il mondo esterno sono l’udito e il tatto. Utilizza diversi tutori, tra cui un paio di guanti per tenere la mano nella posizione corretta. A Claudio però non piace indossare quei guanti, o meglio, non piaceva indossarli.

Ora infatti Claudio ha un guanto nuovo, studiato e realizzato apposta tutto per lui. È una sorta di guanto sensoriale. E ha anche degli occhiali con speaker che vibrano e un braccialetto speciale. Funzionano tramite un’interfaccia grafica e un telecomando. Servono per rinforzare l’uso dei tutori ortopedici, permettergli di giocare, interagire con l’ambiente circostante, vivere una vita migliore. Permettono pure di raccogliere dati sui suoi movimenti. A realizzare il guanto, gli occhiali e il braccialetto non sono stati scienziati né ricercatori futuristi. Sono stati gli studenti di 5^H dell’istituto tecnico statale Francesco Viganò di Merate: Cristian Acquaviva, Gabriele Cecchini, Luca Sironi, Giacomo Mariani, Noemi Pozzi, Casu Va Hoan, Francesca Polizzi, Antonio Roman, Tommaso Brenna e Serhii Galuska. Con loro anche i professori Antonino Calderoni e Kinzica Soldano. Al momento i dispositivi sono dei prototipi, ma entro breve gli studenti contano di regalare a Claudio la versione definitiva.

Il progetto, denominato Smartwear è valso alle ragazze e ai ragazzi il Premio Lombardia è Ricerca, sebbene per loro il premio più grande sia quello di poter aiutare Claudio e magari altri bambini. "Li ringraziamo – sono le parole commosse di mamma Nicoletta Labanca e papà Andrea, i genitori del piccolo Claudio -. Con grande dedizione hanno creato un presidio straordinario. Sicuramente Claudio ne avrà beneficio e la sua esperienza potrà portare giovamento a tanti altri bambini come lui. Anche il più piccolo progresso, in alcune circostanze, è da considerarsi come un grande risultato. Il lavoro compiuto dimostra quanto sia evidente che questi studenti non sono solo accumulatori di competenze, ma persone di grande sensibilità e creatività. Ogni sorriso regalato a Claudio, grazie al loro ingegno, gli rende grande merito e li qualifica non solo come ottimi studenti, ma anche come i bravi ragazzi che sono".