Il Lecco, Di Nunno e gli americani: "Se non va, lascio il club al sindaco"

Gli emissari della cordata Usa in città per la sfida con il Venezia. La squadra intanto ha ritrovato il sorriso dopo l’1-0 alla Reggiana.

Il Lecco respira entusiasmo dopo la vittoria ritrovata e si appresta ad affrontare le ultime 5 di campionato con uno spirito battagliero. Sul fronte cessione del club, invece, tutto o quasi si deciderà la prossima settimana. Il successo di sabato contro la Reggiana, un 1-0 firmato da Ionita contro una squadra che non perdeva in trasferta dal 2 dicembre, ha riportato il sorriso sui volti di dirigenti, staff tecnico e giocatori che hanno potuto riassaporare il gusto della vittoria dopo tanto tempo e che si apprestano a vivere questo finale di campionato con più entusiasmo. Certo, la montagna da scalare, visto i 9 punti di svantaggio dai playout a 5 giornate dal termine e visto il calendario, è un doppio Everest ma finché la matematica non dirà il contrario questo Lecco è pronto a dare battaglia.

Il gol di Ionita è stata una liberazione. "Era passato troppo tempo dall’ultima vittoria – ha detto mister Malgrati -, l’esultanza sul gol è stata un mix tra la felicità per aver messo in pratica uno schema provato in allenamento sia perché i ragazzi avevano bisogno di liberarsi da un peso dopo aver attraversato momenti difficilissimi". Ora testa, gambe e cuore al difficilissimo match interno di sabato contro il Venezia, terzo a -3 dal Como e quindi dalla promozione diretta.

Sul fronte cessione, continua la trattativa con gli americani di Welch e l’intermediario Belletti che si sono visti a Lecco sabato scorso. "Noi abbiamo fatto la nostra proposta di vendita (prezzo che si aggirerebbe intorno ai 4 mln di euro, ndr) – dice il patron Di Nunno -, in lizza ci sono solo gli americani. E sabato torneranno allo stadio per il match contro il Venezia. Fiducia nella trattativa? Se non va in porto con gli americani, consegnerò la società nelle mani del comune di Lecco".

Fulvio D’Eri