
di Daniele De Salvo
Sputa fiamme e vola veloce, come il draghetto cucito sulla pelle della sua tuta da corsa. A sputare fiamme dalla marmitta e volare veloce in pista è Tommaso Bertolini, 9 anni appena di Olgiate Molgora, il “draghetto“ delle minimoto che spera di diventare un campione della MotoGp. Non si tratta di un sogno, ma di una possibile giovanissima promessa, perché Tommy11 oppure Bertox, come è conosciuto sui circuiti, ha già vinto numerosi trofei e campionati regionali e interregionali di categoria.
Grazie al palmares ottenuto tra le fila del Giampy minibike team di Argenta in Romagna patria di motori, una squadra fucina di talenti delle due ruote, ora sfreccia nel campionato italiano Junior B ed è stato ingaggiato come driver ufficiale dai costruttori della M2. In sella Tommy11 - 11 come la sua classe d’età- c’è salito da bimbo che camminava appena, quando suo papà Lodovico, Dodo per gli amici, gli ha regalato per scommessa una motoretta giocattolo che però ha poi dovuto parcheggiare presto nel garage di casa perché mamma Silvia, caposala in ospedale a Merate, come tutte le mamma, temeva che potesse cadere. Si è trattato tuttavia solo di un breve pitstop, poiché dopo qualche anno il “draghetto“ durante una vacanza in Riviera è tornato letteralmente in pista, ha spiegato le ali e non si è più fermato, macinando piazzamenti e vittorie fino a cavalcare un motore Cs racing eccellenza italiana costruito a Basiano. La mamma invece continua a preoccuparsi, spesso lo accompagna anche durante le trasferte, ma continua a seguire le gare del figlio girata di spalle per non vederlo.
"Per lui è un gioco e un divertimento, nessuno gli ha imposto né gli impone nulla, anzi – racconta papà Lodovico, che si è dovuto improvvisare meccanico e ha dovuto imparare l’arte della messa a punto delle moto -. Per noi genitori è impegnativo, durante i fine settimana lo accompagniamo agli allenamenti e alle gare in giro per mezza Italia". Si tratta pure di uno sforzo economico, per questo qualche sponsor che intenda aiutare un campioncino ad affermarsi non guasterebbe. "È impegnativo anche per lui non solo per le trasferte e i viaggi, ma anche per la scuola perché deve necessariamente finire i compiti prima del weekend – prosegue il papà - Del resto lui lo sa bene che la scuola viene comunque prima di tutto. Anche della sua minimoto".