
Il Curone senza limiti. Grazie a una “app“la bellezza della naturaè alla portata di tutti
Un parco regionale dove tutti possono andare, che tutti possono ammirare e in cui tutti possono ascoltare i suoni della natura, anche chi non può camminare, vedere, sentire. È il Parco regionale della Valle del Curone e di Montevecchia.
Grazie alla nuova app CuroneSteps, il "giardino della Brianza", sta diventando sempre più accessibile e inclusivo, permettendo pure a quanti hanno difficoltà sensoriali di godere della bellezza dell’oasi alle porte di Milano con percorsi a loro dedicati. L’app è stata realizzata dai ragazzi dell’ex 4^ A e B dell’istituto superiore statale Alessandro Greppi di Monticello Brianza, guidati dal loro professore Gennaro Malafronte. Funziona tramite tecnologia Nfc, di cui sono dotati tutti gli smartphone sebbene in pochi la conoscano e la utilizzino: consente di scambiare dati tra due dispositivi pure in assenza di campo, come succede in ampie porzioni di territorio. Al momento l’app permette di scaricare contenuti multimediali per gli ipovedenti, ma è già pronto un aggiornamento per quanti soffrono di deficit uditivi tramite video sottotitolati e con la lingua dei gesti . "È un primo passo avanzato per garantire accessibilità al nostro Parco indipendentemente dalle eventuali difficoltà sensoriali – spiega Marco Molgora, presidente del Parco della Valcurone -. Del resto lo prevede l’articolo 3 della nostra Costituzione". Tutti i cittadini hanno infatti pari dignità sociale ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. L’app CuroneSteps naturalmente è utilizzabile da tutti. "Stiamo valutando inoltre la realizzazione di un apposito percorso per coloro che hanno problemi di deambulazione - prosegue il presidente del Parco -. Non è semplice, perché occorre individuare una zona senza pendenza e non impegnativa da raggiungere. Rappresenterà una sfida pure per coloro che invece non hanno difficoltà sensoriali, perché dovranno utilizzare il percorso in maniera adeguata, senza danneggiarlo, poiché significherebbe privare altri di un pezzo di libertà".