
Acqua del rubinetto sempre più salata. I lecchesi nel 2022 hanno mediamente pagato il 5,5% e 6 euro e 40 centesimi in più a testa rispetto al 2021, per un conto pro capite di 122,81 euro. Ma non è finita: il prossimo anno ne pagheranno altri 6 euro e 76 cents, che sono un ulteriore 5,5% in più, per arrivare ad un rincaro cumulato delle tariffe di 13,16 euro e ad una spesa finale di quasi 129,57 euro. Almeno per quanti sono in difficoltà economiche, il caro bolletta dell’acqua è più contenuto: 1,91 euro quest’anno, che porta la fattura a una spesa di 36,54 euro pro capite per ogni utente cosiddetto agevolato; altri 2,01 euro nel 2023 per un incremento cumulato di 3,92 euro e una spesa finale di 38,55 euro.
È colpa sostanzialmente dall’impennata del costo dell’energia elettrica per far funzionare gli impianti di pompaggio e di potabilizzazione. I consumi di corrente sono stati inoltre molto maggiori per la siccità che ha ridotto al minimo le falde a cui attingere. Il rialzo delle tariffe probabilmente nemmeno basterà a chiudere in pareggio il bilancio di Lario Reti Holding, la municipalizzata provinciale del servizio idrico in provincia di Lecco, la società dell’acquedotto insomma, che ha invece chiuso il 2021 con un utile netto di 6 milioni e mezzo e distribuito 3 milioni di euro di dividendi ai soci, cioè agli 84 Comuni tra provincia di Lecco e alcuni di Como che detengono le quote della Spa dell’acqua pubblica.
A ratificare gli aumenti sono stati gli stessi sindaci dei Comuni soci che fanno parte dell’Ato, l’Ambito territoriale ottimale, cioè la circoscrizione amministrativa di governo del servizio da parte degli enti locali.
"Gli aumenti, dopo un quinquennio di stazionarietà della tariffa, sono stati decisi nel 2021 e proposti per il biennio 2022-2023 – spiega il presidente dell’Ato Marco Domenico Bonaiti –. Servono per finanziare investimenti sul territorio e gestire il patrimonio conferito dai Comuni della nostra provincia a Lario Reti Holding. Finanzieranno un piano interventi da oltre 568 milioni di euro per una serie di nuove opere imposte dalle normative sempre più stringenti. Nell’ambito della revisione della tariffa abbiamo anche confermato il bonus idrico".
Daniele De Salvo