REDAZIONE LECCO

Fuga continua dagli ospedali L’azienda sanitaria locale perde un dipendente al giorno

Lecco, i dati allarmanti riguardano le dimissioni, i pensionamenti, i trasferimenti chiesti e ottenuti per lavorare in altre strutture. L’emergenza personale è senza fine.

Fuga continua dagli ospedali L’azienda sanitaria locale perde un dipendente al giorno

La grande fuga, non da un campo di prigionia per ufficiali come il film da Oscar del 1963, ma corsie, ambulatori, laboratori e uffici dell’Asst di Lecco. L’anno scorso se ne sono andati 367 dipendenti della sanità pubblica provinciale tra medici, infermieri, operatori sanitari, tecnici, impiegati, manutentori e operai. Le partenze hanno coinvolto il 10% molti mai rimpiazzati. C’è stata una defezione al giorno. In molti casi si è trattato di pensionamenti e raggiunti limiti di età. In tanti hanno scelto deliberatamente di lasciare il Manzoni di Lecco, il Mandic di Merate e l’Umberto I di Bellano, oltre che i servizi e i poliambulatori, per trasferirsi in altre strutture, sia pubbliche che private, ritenuti luoghi migliori. Alcuni, dopo che è stato fatto poco o nulla per tenerseli, sono stati reclutati come liberi professionisti pagati molto di più che da dipendenti, poiché trovare sostituti è una missione impossibile con la fame che c’è di camici bianchi.

Per provare a bloccare l’emorragia le domande di quanti chiedono di usufruire di periodi di aspettativa non retribuita vengono cassate, con il risultato di spingerli a licenziarsi perché tanto non hanno difficoltà a trovare posto altrove. Tra quanti hanno ottenuto di lavorare almeno per qualche giorno da un’altra parte c’è un amministrativo delle Risorse umane incaricato dei rapporti con i rappresentanti sindacali, che da tempo denunciano il continuo esodo dovuto, secondo loro, all’elevato grado di insoddisfazione di quanti prestano servizio tra le fila dell’Asst di Lecco. "Il risultato è che sono stati chiusi Psichiatria, Ortopedia, Medicina B, Chirurgia pediatrica, la farmacia, il magazzino economale solo all’ospedale di Merate", denuncia Francesco Scorzelli, il delegato più votato della Rsu.

Daniele De Salvo