
I tecnici all’interno della galleria Monte Piazzo Sono in corso costosissimi lavori da oltre 55 milioni di euro per tamponare una situazione molto grave
Lecco, 28 dicembre 2024 – Un grande vuoto a perdere. Lo sono i 2 chilometri e mezzo di lunghezza per i 12 metri di larghezza e gli 8 di larghezza di ciascuna delle due canne della galleria Monte Piazzo della Statale 36, tra Dorio e Colico. Il traforo sta lentamente ma inesorabilmente cedendo e scivolando verso il lago. Nonostante siano in corso altri costosissimi lavori da oltre 55 milioni di euro solo per cominciare, per consolidare la galleria, in vista delle Olimpiadi 2026, l’infrastruttura sarà comunque a termine, con un esercizio utile di non più di 15 anni.
A lanciare l’allarme è l’ingegner Nicola Prisco, numero uno di Anas Lombardia. È questione di scienza, geologia soprattutto. “La galleria si trova su un cono di frana, un difetto che non può essere eliminato completamente con nessun intervento – spiega il responsabile di Anas Lombardia -. Anche una volta consolidata, la galleria avrà una vita massima di circa una quindicina d’anni. Questo limite è dovuto alla sua posizione su un cono di frana, un difetto strutturale che nessun intervento può eliminare completamente”. Lo si sapeva, come del resto si sa che quasi tutte le altre gallerie della 36 la Lecco in su sono state realizzate senza sistemi di impermeabilizzazione né la realizzazione dell’arco rovescio, per le tecniche utilizzate tra la fine degli anni ‘60 e gli inizi degli ‘80 non li prevedevano.
Intanto per guadagnare tempo sono in corso lavori di risanamento, per alleggerire da un lato la consistente pressione sulle strutture, attraverso rilevanti opere di drenaggio superficiale e profondo, e dall’altro consolidare da un punto di vista strutturale i rivestimenti. Daniele De Salvo