DANIELE DE SALVO
Cronaca

Ferrari, Rolex e ville con i soldi riciclati: un arresto anche a Olgiate Molgora

I militari della Guardia di finanza hanno sequestrato Ferrari, fuoriserie, ville, Rolex e contanti

I finanzieri sequestrano una Ferrari

I finanzieri sequestrano una Ferrari

Olgiate Molgora (Lecco), 26 giugno 2023 – Ville, fuoriserie, Rolex e contanti. I militari della Guardia di finanza di Bolzano hanno sequestrato beni dal valore di 58 milioni di euro, tanti quanti quelli imprenditori, commercianti e professionisti arrestati questa mattina avrebbero frodato al fisco. Tra loro c'è anche un brianzolo di Olgiate Molgora, accusato di aver prodotto e utilizzato fatture false, in un giro di importazione e vendita in Italia di prodotti di cancelleria e stampati sottocosto senza poi pagare l'Iva. La retata è scattata questa mattina all'alba a Bolzano e nelle province di Padova, Rovigo, Venezia, Vicenza, Lecco appunto, Bologna, Milano e Roma. L'inchiesta ha sconfinato anche in Repubblica Ceca, Polonia, Austria, Slovacchia, Olanda e Germania. A coordinare le indagini, eseguite dagli specialisti del Nucleo di Polizia economico finanziaria e del Gruppo del capoluogo altoatesino, sono i magistrati dell'Eppo, l'European public prosecutor office, la Procura europea della sede di Venezia. Sono state eseguite 18 misure di custodia cautelare contro altrettanti indagati per i reati di associazione a delinquere, finalizzata alla frode dell'Iva intracomunitaria, al riciclaggio e auto riciclaggio. Tre sono stati arrestati in carcere, 8 sono ai domiciliari, 3 sono sottoposti all’obbligo di dimora e sugli altri 4.pende il divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese. Tra gli 8 ai domiciliari c'è pure il brianzolo, che non è però accusato di associazione a delinquere. Gli accertamenti sono scattati all'inizio del 2020 perché i conti in un giro di commercio di materiale da cancelleria e di consumo per le apparecchiature di stampa proprio non tornavano. Il prezzo praticato per la vendita di tali prodotti, particolarmente conveniente e non in linea con i prezzi di mercato, ha permesso ai finanzieri di scoprire una complessa frode, architettata da due imprenditori di origine padovana insieme a una trentina di altri complici. Tramite un reticolo di società dislocate prevalentemente nel Triveneto e in diversi Paesi dell’Unione europea, importavano in Italia i prodotti, sistematicamente omettendo il versamento dell’Iva dovuta, rivendendo i prodotti importati a prezzi estremamente vantaggiosi. Hanno inoltre intestato le loro società a “teste di legno”, persone in difficoltà economica disposte a farsi carico delle eventuali responsabilità derivanti dalla loro amministrazione. Il debito dell'Iva evasa era scaricato proprio su di loro, perché tanto non avrebbero mai potuto pagare nulla, perché sostanzialmente nullatenenti. Gli indagati hanno contestualmente costituito ulteriori società “cassaforte”, per schermare il tesoro accumulato, tra cui una Ferrari, altre supercar, Rolex, e beni immobili di lusso. Avrebbero inoltre investito tre soldi incassati con l’attività di riciclaggio sia in Italia che all’estero, nel settore turistico, nel campo della ristorazione, nel settore immobiliare e anche in cripto valute. Gli investigatori hanno impiegato due anni a ricostruire tutti i passaggi. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Padova, su richiesta del Procuratore delegato europeo dell’ufficio di Venezia, oltre alle misure cautelari, ha disposto il sequestro di beni per 58 milioni di euro, pari al profitto dei reati contestati, nei confronti di 19 persone fisiche e 20 società. Nei confronti di 8 società ancora formalmente operative, si sta procedendo al sequestro delle quote societarie. Sono state effettuate 30 perquisizioni, con l’impiego di oltre 100 finanzieri. Sono stati utilizzati anche i cash dog, i cani specializzati nel fiutare i soldi. “L’evasione fiscale distorce la concorrenza, penalizza l’equità”, spiega il tenente colonnello Giuseppe Dinoi, comandante del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Bolzano.