Effetto caro benzina, niente assalto ai monti

Lecco, la Superstrada 36 solitamente affollata per le gite domenicali è rimasta praticamente deserta per tutta la giornata di ieri

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Il prezzo del carburante s’impenna, il numero dei turisti sul lago di Como e sulle montagne di Valtellina e Valsassina precipita. Sono saltate anche le scampagnate fuori porta nel verde della Brianza. Quella di ieri è stata una domenica all’insegna dell’austerity in provincia di Lecco. I villeggianti della gita in riva al lago o in montagna e gli appassionati di sci non sono mancati, ma sono stati molti meno rispetto al solito. Ne ha beneficiato il traffico, perchè il controesodo da rientro da bollino nero sulla Milano – Lecco non c’è stato: si sono verificati rallentamenti solo verso Milano dopo Lecco e nel tunnel dell’Attraversamento di Lecco, mentre nel tratto a nord da Colico in giù non ci sono stati intoppi. Completamente libere anche la nuova Lecco – Ballabio, la ex 36 che attraversa il Meratese fino all’innesto con la tangenziale Est, la Lecco – Bergamo e la Briantea Como - Bergamo.

Probabilmente dipende dal caro benzina, che ha spinto molti a lasciare le auto ferme in garage. Che sia stato un fine settimana di magra lo conferma Mauro Manzoni, sindaco di Varenna, la piccola perla del Lario, solitamente presa d’assalto durante il week end. "Ci sono state molte meno presenze, specialmente di visitatori italiani – spiega -. Il tempo non ha aiutato, però l’aumento del costo del carburante probabilmente ha influito parecchio. Se anche domenica prossima assisteremo alla stessa situazione, allora significherebbe proprio che dipende dal caro benzina". A limitare i danni ci hanno pensato i turisti stranieri che avevano già prenotato alberghi e location per i matrimoni e che non arrivano in Italia in auto. Daniele De Salvo